I Carabinieri della Compagnia di Nola e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su...
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Le indagini si sono avvalse delle convergenti dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Marcello Di Domenico e Ciro Di Domenico, già a capo dell’omonimo clan allora operante, quale espressione del clan Moccia, sui territori di Nola, Cimitile, Camposano, Cicciano, Tufino ed altri comuni limitrofi.
È emerso dalle indagini che il Galluccio fu ucciso per errore dei killer e che il vero obbiettivo dell’agguato era un altro soggetto che utilizzava un’autovettura simile a quella della vittima. È stato inoltre appurato che l’omicidio fu commesso per rafforzare la presenza sul territorio nolano del clan e per soddisfare richieste provenienti da altri clan camorristici legati al clan Di Domenico.
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Il Mattino