Capri è di nuovo Capri: hotel aperti, tornano il lusso e gli stranieri

Capri è di nuovo Capri: hotel aperti, tornano il lusso e gli stranieri
Ha riaperto ieri i suoi lussuosi saloni il Grand Hotel Quisisana, l’icona storica degli alberghi di lusso di Capri. A celebrare l’apertura, come al solito il gran...

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Ha riaperto ieri i suoi lussuosi saloni il Grand Hotel Quisisana, l’icona storica degli alberghi di lusso di Capri. A celebrare l’apertura, come al solito il gran pavese issato sulla facciata, ma non la cerimonia dell’alzabandiera già saltata la primavera scorsa. Sull’altro versante dell’isola, ad Anacapri, in contemporanea ha aperto anche il Capri Palace Jumeirah, l’albergo che appartiene alla famosa catena di hotel degli Emirati Arabi e che è guidato dal general manager Ermanno Zanini, rientrato da Dubai dove ha portato un pizzico di capresità. Zanini, forte della sua nuova carica di vice presidente del gruppo per il Sud Europa, ha diretto questo inverno il Burj Al Arab, ma ieri amattina ha voluto presenziare all’apertura del Capri Palace brindando con tutto il personale e i primi ospiti, arrivati ieri sera. Tra questi un gruppo di stranieri, che avevano prenotato proprio per vivere il primo giorno di riapertura nel lussuoso albergo con Spa e piscine private nelle suite. In anticipo sugli altri due alberghi a 5 stelle lusso, già il 12 maggio aveva riaperto il Punta Tragara, l’albergo a picco sui Faraglioni affacciato sul belvedere più celebrato al mondo: Paolo Federico, general manager dell’hotel della famiglia Manfredi–Ceglia, traccia già un primo bilancio di queste due settimane di apertura dichiarando la sua piena soddisfazione: «Da subito abbiamo avuto una buona presenza di ospiti stranieri, per la maggior parte francesi; i weekend hanno fatto finora registrare il tutto esaurito e le prospettive generali a partire dalla metà del mese di giugno lasciano immaginare una promettente ripresa». 

Aperti tra i 5 Stelle il Capri Tiberio Palace, il JK Place, la Scalinatella e Villa Marina, quasi tutti aperti i quattro stelle e quelli delle altre categorie. Solo qualcuno riaprirà a metà giugno per lavori di restyling non ancora terminati. «Abbiamo aperto già da 15 giorni e possiamo ritenerci soddisfatti», dice Ferdinand d’Esposito, general manager del Sina Maria Luigi di Parma e del Sina Flora Capri, alberghi di proprietà del presidente di Federalberghi Italia Bernabò Bocca: «Abbiamo tanti italiani e numerosi stranieri arrivati non appena si sono normalizzati i voli nell’Unione europea. Possiamo dire che speriamo in un buon mese di giugno visto che ci arrivano prenotazioni dalla Germania e dalla Francia; oggi abbiamo ricevuto la richiesta di un gruppo di venezuelani che non vedono l’ora di ritornare a Capri dopo due estati di assenza dovuta alla pandemia. Siamo certi - conclude d’Esposito - che molto ci stia aiutando lo status di isola Covid free». Non è finita: «Da metà luglio e fino ai primi giorni di agosto siamo soldout, e con queste premesse stiamo pensando di chiudere come da tradizione alla fine di ottobre ed anche oltre se il tempo lo permetterà».

Aria di ottimismo e di entusiasmo si respira anche in Piazzetta, con la riapertura di tutti i bar con i tavoli all’esterno. Dall’osservatorio privilegiato del Bar Tiberio, Francesco Pisanzio assicura: «Siamo pronti ad affrontare un’estate che riporterà sull’isola, come già abbiamo avuto modo di notare in questi giorni, quella clientela abituale di stranieri che veniva a Capri già subito dopo Pasqua. Notiamo già i primi segnali, per evitare il coprifuoco i clienti che vivono in albergo vengono in Piazzetta per l’aperitivo prima di cena e nei weekend, specialmente l’ultimo, sono tornati anche gli habituè, tanti vacanzieri napoletani con casa sull’isola che ci hanno salutato come fossimo persone a loro care. Ovviamente - conclude Pisanzio - rispetteremo tutte le regole vigenti affinchè possiamo lavorare in tranquillità e far trascorrere giorni sereni agli ospiti». 

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Il Mattino