Turisti italiani in Russia scrivono a Criscito che li ospita allo stadio

I cinque studenti di Castelfidardo alla Zenit Arena
Tra le tappe del loro viaggio-vacanza, che avrebbe attraversato le repubbliche baltiche per arrivare a Mosca, quella alla Zenit Arena, lo stadio dove gioca la squadra di calcio di...

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Tra le tappe del loro viaggio-vacanza, che avrebbe attraversato le repubbliche baltiche per arrivare a Mosca, quella alla Zenit Arena, lo stadio dove gioca la squadra di calcio di San Pietroburgo, non era prevista. Poi, qualche giorno prima di raggiungere la città russa, Tommaso, Luca, Alberto, Marco e Francesco, cinque studenti di Castelfidardo in provincia di Ancona, si sono resi conto che, durante la loro permanenza lì, lo Zenit aveva in programma un turno casalingo del campionato russo. E allora i ragazzi si sono detti che proprio loro, molto appassionati di calcio, non potevano perdersi l’occasione di assistere dal vivo a una gara della squadra più forte di Russia e protagonista anche in Europa. Oltretutto, lo Zenit è molto legato all’Italia. Infatti, dal 2011 tra le sue fila milita Domenico Criscito, difensore mancino napoletano di Cercola, che dei biancoazzurri è anche il capitano. Sulla panchina, poi, da quest’anno siede Roberto Mancini, secondo allenatore italiano nella storia del club dopo il quinquennio 2009-2014 che ha visto la guida della squadra affidata a Luciano Spalletti.

 
Insomma, l’occasione è irripetibile, ma c’è un problema: il budget a disposizione dei ragazzi è limitato e non è previsto l’acquisto di cinque biglietti per lo stadio. E allora pensano di rivolgersi al Mancio nazionale attraverso i suoi contatti social: "Robè, te sei de Jesi, noi de Castello trovaci i biglietti!", gli scrivono, puntando sul fatto che anche l’ex numero 10 di Bologna e Sampdoria è originario della provincia di Ancona. Ma dal loro conterraneo non arriva risposta. E allora i cinque ragazzi tentano un’ultima, disperata mossa: contattano Mimmo Criscito, sempre attraverso i social. E il napoletano non solo gli risponde, ma gli fa recapitare i biglietti tramite un amico. «A fine partita è venuto pure a salutarci e ci ha chiesto se ci eravamo divertiti e se la nostra vacanza procedesse per il meglio – raccontano i ragazzi –. Purtroppo, non siamo stati pronti a chiedergli di farsi una foto con noi. È scappato subito perché aveva le interviste del post-gara».
 
La storia è stata raccontata in un post apparso nei giorni scorsi sulla pagina di Facebook “Calciatori brutti”, a cui è allegata anche una foto dove i protagonisti appaiono sulle gradinate della Zenit Arena, indossando le magliette ufficiali della squadra di San Pietroburgo. Proprio quelle magliette hanno fatto sorgere molti dubbi sulla veridicità della storia. «Prima scrivete che non avete soldi per i biglietti e poi potete permettervi di comprarvi delle magliette che costano più di 100 euro?», hanno scritto in tanti che hanno commentato il post.  Ma loro chiariscono: «Quelle sono le magliette dell’anno scorso e le abbiamo pagate 30 euro. All’inizio del post abbiamo scritto che eravamo senza soldi per rendere la storia più avvincente, ma non eravamo completamente al verde e ci scusiamo se questa cosa ha potuto turbare qualcuno. Però siamo studenti, e se possiamo trovare il modo per risparmiare dei soldi, lo facciamo volentieri. Il resto della storia è tutto vero».
 

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Il Mattino