Slitta ancora, stavolta direttamente in autunno, sempre causa coronavirus, il processo per il disastro della Solfatara costato la vita alla famiglia...
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Considerato che poi andranno ri-calendarizzare anche le due udienze per la discussione delle difese, che prima della pandemia erano state fissate per il 26 marzo e l’8 aprile, se la tabella di marcia dei lavori sarà rispettata, e non sarà ravvisata la necessità di ulteriori attività istruttorie, il verdetto sarà pronunciato ad autunno inoltrato.
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Sotto accusa i vertici della “Vulcano Solfatara srl”, la società che gestisce il sito naturalistico di Pozzuoli (da allora chiuso) dove il 12 settembre 2017 persero la vita durante una visita turistica i coniugi veneziani Massimiliano Carrer e Tiziana Zaramella e il loro figlioletto Lorenzo, inghiottiti uno dopo l’altro da una voragine apertasi sotto i loro piedi e soffocati dai gas del sottosuolo. Sopravvisse solo il figlioletto più piccolo dei Carrer, che ha assistito impotente al dramma e oggi vive con la zia. I familiari delle vittime, tramite l’area manager Riccardo Vizzi, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e sono già stati risarciti in sede civile, ma ora si attendono giustizia anche sul fronte penale, dove sono assistiti dagli avvocati Vincenzo Cortellessa, del foro di Napoli, e Alberto Berardi, del Foro di Padova, sempre in collaborazione con Studio3A.
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Per la tragedia i pm Anna Frasca e Giuliana Giuliano, hanno indagato, chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per Giorgio Angarano, 72 anni di Pozzuoli, legale rappresentante della “Vulcano Solfatara srl”, e per sei soci: Maria Angarano, 74 anni di Pozzuoli, Maria Di Salvo, 70 anni, di Pozzuoli, l’omonima Maria Di Salvo, 41 anni, di Napoli, Annarita Letizia, 71 anni, di Pozzuoli, e Francesco Di Salvo, 44 anni, di Napoli. A giudizio anche la stessa società in persona del suo legale rappresentante. I sette imputati hanno scelto il rito abbreviato: sono accusati di omicidio e disastro colposo.
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Il Mattino