Napoli, donna uccisa da un albero. De Magistris in aula: «Non fu una casualità, sicurezza sempre stata priorità»»

Napoli, donna uccisa da un albero. De Magistris in aula: «Non fu una casualità, sicurezza sempre stata priorità»»
"E' chiaro che la tragedia non può essere ascritta a mera casualità. Il mio indirizzo politico e amministrativo è sempre stato di intervenire, in...

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"E' chiaro che la tragedia non può essere ascritta a mera casualità. Il mio indirizzo politico e amministrativo è sempre stato di intervenire, in caso di situazioni di potenziale pericolo, anche in assenza di fondi". Lo ha detto il sindaco Luigi De Magistris che ha testimoniato oggi al processo sulla morte di Cristina Alongi, la giovane mamma schiacciata da un pino mentre transitava in via Aniello Falcone alla guida della sua Panda. La tragedia avvenne il 10 giugno 2013.


Omicidio colposo è il reato contestato nel processo che vede imputati Cinzia Piccioni, funzionario agronomo del Comune, Marino Reccia, agente della polizia municipale, Tiziano Fucci, vigile del fuoco. Il sindaco è stato citato come testimone dalla difesa. "Subito dopo l'evento ho disposto verifiche e un censimento di tutti gli alberi della città e grazie al miglioramento del bilancio intervenire per la messa in sicurezza".

Al sindaco il fratello della vittima, presente in aula, ha espresso la volontà di adottare l'aiuola di via Aniello Falcone dove tre anni fa si verificò la tragedia. Il dibattimento è in corso davanti al giudice monocratico Nicola Miraglia del Giudice. I familiari della vittima sono parti civili rappresentati dagli avvocati Eugenio Baffi e Maurizio Sica. Gli imputati sono difesa dagli avvocati Giuseppe Landolfo, Carmen Stizzo, Diomede Gersone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino