Uccisa davanti scuola, la preside: «Abbiamo protetto la bimba»

Uccisa davanti scuola, la preside: «Abbiamo protetto la bimba»
«Come scuola penso che dobbiamo dare un segnale forte e per questo oggi le lezioni sono regolarmente riprese». È quanto sottolinea in una nota Emilia Marone, la...

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«Come scuola penso che dobbiamo dare un segnale forte e per questo oggi le lezioni sono regolarmente riprese». È quanto sottolinea in una nota Emilia Marone, la dirigente scolastica della San Domenico Savio di Terzigno, la scuola dinanzi la quale ieri Pasquale Vitiello ha ucciso la moglie Immacolata Villani. «La scuola è presidio di legalità - sottolinea - e in quanto tale deve essere un punto di riferimento per tutti a cominciare dagli alunni e dalle loro famiglie. Esprimo assieme al personale della scuola, un pensiero di cordoglio a tutti i familiari ed in particolare alla piccola la cui giovane vita è stata segnata da un evento così tragico. Tutta la comunità scolastica partecipa e si associa al dolore e al lutto della sua piccola alunna stringendola in un caloroso ed affettuoso abbraccio».


La preside ricostruisce anche quanto accaduto ieri subito dopo l'omicidio: «Abbiamo attivato tutte le procedure per mettere in sicurezza le scolaresche e il personale della scuola e, senza creare allarmismi ma con tranquillità ed ordine, ho consentito l'uscita anticipata degli alunni da un ingresso laterale, evacuando la scuola e adducendo come motivazione un guasto idrico. Successivamente - prosegue - ho messo in sicurezza i rimanenti presenti all'interno della scuola disponendo la chiusura degli ingressi e dei varchi per evitare l'intrusione di estranei e mettendo in protezione la minore in un'aula, assistita amorevolmente dalle proprie maestre, fino al momento della consegna della stessa al congiunto affidatario a seguito di un decreto sindacale provvisorio alla presenza di una psicologa da me convocata a sostegno e supporto dei familiari e scortata in località protetta dalle forze dell'ordine, agendo in piena sinergia con i servizi sociali del territorio e con le autorità giudiziarie. La psicologa - conclude la preside - è stata da me invitata a dare il suo contributo professionale e tecnico al fine di dare indicazione per la gestione dell'evento luttuoso». 
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Il Mattino