Napoli. Bussano al campanello, apre e lo crivellano di colpi: 34enne ai domiciliari ucciso. Su Fb l'ultimo post: «Buone notizie»

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Una testa calda, ma non legato a nessun clan. Si parte dal profilo personale per fare luce sulla morte di Luca Ciotola detto “Ciociò”, 34 anni, il ragazzo...

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Una testa calda, ma non legato a nessun clan. Si parte dal profilo personale per fare luce sulla morte di Luca Ciotola detto “Ciociò”, 34 anni, il ragazzo ucciso questa notte nella sua abitazione di via Cupa Vicinale Terracina, a Fuorigrotta, dove abitava coi genitori. Il giovane, con diversi precedenti penali per stupefacenti e rapina, stava scontando una condanna ai domiciliari. Intorno alle 4.30 due persone hanno bussato al campanello di casa sua.


Quando ha aperto, gli hanno scaricato contro una decina di pallottole. É morto sul colpo. Sull’omicidio indagano i carabinieri della Compagnia Bagnoli, che stanotte sono intervenuti sul posto avvisati dai genitori della vittima. Al vaglio degli investigatori, le frequentazioni del ragazzo. Escluse per il momento le ipotesi relative alle faide di camorra attualmente in corso sul quartiere e nelle aree limitrofe, viene ritenuta più probabile la pista personale, che potrebbe essere comunque legata ad affari di stupefacenti.

 

Ciotola aveva precedenti ma non risulta affiliato ad alcun clan camorristico. L'uomo ha aperto senza problemi le porte a chi ha bussato nella notte a casa sua. Forse a persone che conosceva o forse perchè i killer hanno finto di essere dei poliziotti. Non c'è stato scampo per l'uomo, crivellato da una serie di proiettili all'interno dell'abitazione in via Vicinale Terracina, nel quartiere di Fuorigrotta. Secondo quanto si è appreso, nell'abitazione dormivano i genitori di Ciotola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino