Ucciso per un parcheggio a Torre Annunziata, testimonianza blindata per la figlia di Maurizio: rischio minacce

Ucciso per un parcheggio a Torre Annunziata, testimonianza blindata per la figlia di Maurizio: rischio minacce
La testimonianza di Maria Adriana potrebbe essere a rischio, quindi la Procura di Torre Annunziata ha deciso di chiedere subito l'incidente probatorio per blindarla....

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La testimonianza di Maria Adriana potrebbe essere a rischio, quindi la Procura di Torre Annunziata ha deciso di chiedere subito l'incidente probatorio per blindarla. L'omicidio del papà Maurizio Cerrato è avvenuto meno di due settimane fa, ma le dichiarazioni della giovane sono troppo importanti per il prosieguo dell'inchiesta e per l'eventuale processo ai quattro presunti assassini, già identificati e arrestati. Sarà un modo, questo, per cristallizzare la prova in vista del processo in Corte d'Assise, dove gli imputati rischieranno l'ergastolo. Sono in carcere, con l'accusa di omicidio in concorso, i fratelli Domenico e Giorgio Scaramella, 51 e 42 anni, il cugino Antonio Cirillo, pregiudicato di 33 anni, e l'incensurato Antonio Venditto, 26 anni, unico che ha provato a difendersi fornendo anche un alibi tuttora al vaglio degli inquirenti. 

Ieri pomeriggio, la pm Giuliana Moccia, che coordina le indagini (tuttora in corso) condotte dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre Annunziata, ha formalmente chiesto di fissare l'incidente probatorio. Un faccia a faccia tra Maria Adriana e i presunti assassini del papà che servirà ad effettuare l'ennesimo e definitivo riconoscimento dei quattro arrestati ed evitare un possibile inquinamento probatorio, ma allo stesso tempo consentirà alle difese degli indagati di testare l'attendibilità dell'unica testimone oculare che ha deciso di raccontare le fasi dell'omicidio. Ci sono, infatti, almeno altre tre persone che hanno assistito al delitto, ma non hanno avuto la forza di riconoscere gli assassini di Maurizio Cerrato, custode agli scavi di Pompei, morto a 61 anni lo scorso 19 aprile per aver preso le difese della figlia Maria Adriana che aveva rimosso una sedia per parcheggiare in via IV Novembre, dopo chee qualcuno le aveva forato una gomma per dispetto. Nonostante i quattro presunti assassini siano già in cella, Maria Adriana potrebbe essere vittima di minacce secondo la Procura anche tramite Rosa Scaramella, la sorella di Domenico e Giorgio e cugina della mamma di Cirillo, a sua volta indagata a piede libero per lesioni ai danni della giovane. Nonostante Rosa Scaramella sia sposata con un appartenente alle forze dell'ordine, secondo gli inquirenti potrebbe fare da tramite per i parenti indagati, inseriti in contesti criminali. Domenico Scaramella è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta per traffico di armi per conto della camorra di Torre Annunziata, suo fratello Giorgio ad agosto scampò ad un agguato, Cirillo invece ha diversi precedenti ed è legato agli ambienti dello spaccio del rione Provolera. 

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Il Mattino