Torre Annunziata. Un mandante e quattro esecutori materiali. La direzione distrettuale antimafia di Napoli ha individuato i cinque presunti responsabili dell'omicidio di...
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Uno schiaffo da parte del «vecchio» esponente del clan Gallo-Cavalieri – conosciuto con il soprannome di «zì Natalino» – che non apprezzò uno scherzo di Carnevale da parte del giovane rampollo di casa Gionta. Valentino junior, infatti, a febbraio 2006 durante i festeggiamenti in maschera avrebbe scagliato un uovo contro Scarpa. L'anziano lo riconobbe e gli sferrò uno schiaffo in pubblico. Uno sgarro che il clan Gionta decise di lavare con il sangue. In quel momento, il capoclan destinato era Aldo, padre di Valentino junior e primogenito del capostipite della famiglia camorristica torrese. Dal carcere sarebbe partito l'input: l'esecuzione plateale avvenne in pieno giorno, nel piazzale dello stadio, subito dopo un allenamento del Savoia. Una scarica di proiettili che fu festeggiata a palazzo Fienga con i fuochi d'artificio. Per questo agguato eccellente, si è già tenuto un primo processo. I pentiti delle due fazioni, però, hanno ricostruito bene solamente il movente dell'omicidio di camorra, non inquadrando mai con certezza mandanti ed esecutori. L'unico ergastolo fu chiesto ed ottenuto in primo grado per Pasquale Gionta, alias «'o chiatto», fratello di Aldo e zio di Valentino junior; la condanna è stata annullata in via definitiva in Appello.
Troppe incongruenze nei racconti dei pentiti, troppi particolari discordanti sull'episodio.
Il Mattino