Ucraina, da Napoli la Fondazione Betania invia il primo carico di aiuti sanitari

Ucraina, da Napoli la Fondazione Betania invia il primo carico di aiuti sanitari
È partito alla volta di Kiev il primo carico di aiuti della Fondazione Evangelica Betania per l'Ucraina. Una prima e...

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È partito alla volta di Kiev il primo carico di aiuti della Fondazione Evangelica Betania per l'Ucraina.


Una prima e importante risposta della Fondazione e dell’Ospedale Evangelico Betania alla richiesta di aiuto giunta alle Chiese evangeliche napoletane. La macchina della solidarietà messa in moto grazie a volontari e dipendenti della struttura sanitaria di Ponticelli è riuscita a raccogliere un cospicuo numero di materiali sanitari ospedalieri che in questo momento sono un bene di prima necessità: garze, bende, fili di sutura, cateteri venosi, cerotti in seta, ma anche farmaci come Amoxicillina, Ugurol, Paracetamolo, Toradol.

Il primo carico è costituito da una fornitura completa per un migliaio di somministrazioni. Il trasporto è stato organizzato grazie alla collaborazione con l'Associazione Gli occhi di Claudio di Torre del Greco, che si è impegnata a far giungere le scorte di materiali sanitari all'ospedale di Kiev. 

«Il carico di aiuti partito oggi è una prima risposta alla richiesta di aiuto che ci è arrivata dalle chiese e dalle comunità ucraine. Sappiamo che in questo momento non è semplice far arrivare aiuti in Ucraina, ma contiamo di riuscire nell’impresa, anche se sappiano che potrebbero esserci non poche difficoltà. Confidiamo nel fatto che attraverso il confine con la Polonia, questa merce potrà arrivare ai medici che ancora numerosi sono attivi a Kiev. Continuiamo a sostenere in preghiera e in opere chi si adopera per la pace!», afferma in una nota la Presidente della Fondazione Evangelica Betania, Cordelia Vitiello. Questa iniziativa si aggiunge all’altra, avviata all’indomani dello scoppio del conflitto, con cui la Fondazione Evangelica Betania attraverso l’Ospedale e tutti i suoi servizi, come il Camper della salute, sta offrendo, sin dai primi giorni della guerra, supporto sanitario, sociale ma anche materiale a donne e uomini ucraini attraverso la rete degli ambulatori solidali e le associazioni presenti sul territorio napoletano. 

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Il Mattino