Ucraina, pronti 60 posti letto a Marechiaro per i profughi: l'annuncio di Manfredi

Ucraina, pronti 60 posti letto a Marechiaro per i profughi: l'annuncio di Manfredi
La struttura comunale di Marechiaro, a Napoli, ha già pronti 60 posti letto per ospitare gli ucraini in arrivo in questi giorni. Lo annuncia il sindaco Gaetano Manfredi al...

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La struttura comunale di Marechiaro, a Napoli, ha già pronti 60 posti letto per ospitare gli ucraini in arrivo in questi giorni. Lo annuncia il sindaco Gaetano Manfredi al termine della riunione in Prefettura convocata per organizzare l'accoglienza dei profughi. «Come Comune di Napoli lavoreremo a valle dell'arrivo delle persone», aggiunge Manfredi, con un primo transito presso l'hub dell'Ospedale del Mare. «Come amministrazione - sottolinea - provvederemo a coordinare la collocazione definitiva delle persone».

L'amministrazione stima che in città arriverà la maggior parte degli ucraini diretti in Campania considerato che la comunità ucraina a Napoli e nell'area metropolitana è costituita da decine di migliaia di persone. Il sindaco ha spiegato che è stato già aperta la struttura di Marechiaro che garantirà circa 60 posti letto subito e che si sta lavorando insieme alla Caritas e alle organizzazioni laiche e religiose «per organizzare la sistemazione di donne e bambini e di chi richiede una collocazione al di là del ricongiungimento familiare».

«Lavoreremo - ha aggiunto il sindaco - di concerto con tutti i comuni dell'area metropolitana e con l'Anci così che ci sia una rete di accoglienza molto solida e robusta perché ci aspettiamo che l'afflusso di profughi, che si vogliano ricongiungere ai loro familiari già qui, possa essere molto ampio». L'amministrazione inoltre di concerto con la Prefettura - ha sottolineato Manfredi - «metterà in campo tutte le iniziative possibili per garantire il massimo sostegno umanitario alla popolazione ucraina che sta soffrendo questa situazione drammatica di guerra, per garantire a donne e bambini di avere ospitalità e assistenza tipica della nostra città e dei nostri territori».

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Il Mattino