«Aggressioni verbali, una mole quotidiana di lavoro impossibile da gestire per mancanza di organico e carenza di strumenti informatici». È la denuncia della...
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A quanto riportato, il servizio tributi conta circa un centinaio di dipendenti e deve gestire 380mila utenze domestiche e 40mila commerciali. In fila per ore, i cittadini cercano di parlare con i pochi dipendenti per capire il motivo delle centinaia di "cartelle pazze" notificate a casa. «Il problema - dice Lorenzo Medici, dirigente Cisl Fp Napoli - è nel mancato incrocio tra il servizio tributi e la banca dati dell'ufficio informatico. I disservizi che ne derivano ricadono non solo sull'utenza ma soprattutto sui pochi lavoratori». Il sindacato sottolinea la sua vicinanza ai lavoratori e - prosegue la nota - «vuole tutelare le loro professionalità e la loro incolumità, costantemente a rischio nonostante la presenza assidua delle forze dell'ordine nei pressi degli uffici». «Sono servizi inaccettabili generati direttamente dall'amministrazione comunale che - conclude Medici - sull'argomento cerca solo di fare campagna elettorale. Se il progetto è quello di dismettere gli uffici che hanno delle funzioni delicatissime come quello della riscossione dei tributi a favore di una gestione dei privati, il Comune di Napoli affronti con chiarezza la questione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino