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La foto li immortala con lo sfondo del Golfo di Napoli e con i vessilli delle rispettive squadre. Sul lungomare si cementa il gemellaggio tra ultrà azzurri e sostenitori del Feyenoord, e fin qui l’episodio potrebbe inquadrarsi in una cornice di colore calcistico. Senonché giovedì nella Capitale si gioca Roma-Feyenoord, partita classificata ad alto rischio che prevede il divieto di trasferta e di vendita dei biglietti imposto ai tifosi olandesi, gli stessi che nel 2015 si resero protagonisti di atti di teppismo danneggiando la Fontana della Barcaccia, in occasione della partita dei sedicesimi di finale dell’Europa League.
Ma cominciamo dalle poche certezze che possono essere ricostruite. L’incontro che suggella il gemellaggio tra ultrà napoletani e del Feyenoord è un dato di fatto. I gruppi hanno ufficializzato l’alleanza con il classico scatto fotografico della “cartolina di Napoli”, con lo sfondo del mare e di Castel dell’Ovo. La circostanza non è sfuggita ai responsabili dell’ordine pubblico. C’è una lunga quanto perniciosa tradizione di rivalità tra i supporters di Rotterdam e quelli giallorossi, culminata non solo negli episodi vandalici del 2015 nella Capitale, ma anche dopo la finale di Conference League dello scorso anno a Tirana.
Una partita a rischio, insomma, quella di dopodomani. Un appuntamento che non viene sottovalutato dalle forze dell’ordine. E ora non si esclude che nella Capitale, accanto agli olandesi, possano recarsi alcuni napoletani delle frange più estreme e violente del tifo organizzato.
«Non c’è preoccupazione - sostiene il Capo della Polizia, Lamberto Giannini - c’è il contatto assiduo e continuo con le autorità olandesi per avere delle informazioni.
Saranno tantissimi gli agenti di polizia, i carabinieri, gli uomini della Guardia di Finanza e gli agenti della polizia locale di Roma Capitale in strada per garantire la sicurezza ai cittadini. Si parla di oltre 1000 uomini, forse addirittura 2000, numero solitamente previsto per match ad alto rischio (spesso lo sono i derby con la Lazio). I controlli ad ampio raggio sul territorio sono già partiti, e adesso - dopo l’arrivo di alcune decine di ultrà olandesi nel capoluogo campano - l’attenzione si fa massima. Inutile girare intorno a un dito: a favorire il gemellaggio tra napoletani e olandesi della città di Rotterdam è stata la comune, dichiarata avversità nei confronti dei romanisti. E dopo quello che è accaduto proprio a Napoli in occasione del match di Champions contro l’Eintracht lo spettro di una “strategia” tesa a creare disordini riappare in maniera drammatica.
Nei giorni scorsi alcune informative della Digos capitolina indicavano l’arrivo di circa un centinaio di ultrà del Feyenoord per la giornata di domani nella Capitale. In quelle note veniva indicato anche il punto di ritrovo degli olandesi: in zona Termini, negli ostelli di Castro Pretorio. Diverse strutture alberghiere romane hanno già segnalato alla polizia di aver ricevuto prenotazioni di clienti provenienti dai Paesi Bassi proprio in concomitanza della partita. Nei gruppi Telegram del tifo organizzato hanno cominciato a girare diverse fotografie di ultrà olandesi presenti proprio a Napoli.
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