Un volto pieno di speranza nel rione Sanità: il dono di un noto artista messicano

Un volto pieno di speranza nel rione Sanità: il dono di un noto artista messicano
Nel cuore della Sanità, a piazza Miracoli un volto pieno di speranza stampato su un muro che chiude il cortile di un palazzo. Due occhi giganti che guardano il cielo, che...

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Nel cuore della Sanità, a piazza Miracoli un volto pieno di speranza stampato su un muro che chiude il cortile di un palazzo. Due occhi giganti che guardano il cielo, che raccontano la voglia di cambiare, di dare un segno a queste terre troppo spesso maltrattate e dimenticate: è l’opera di un artista di strada, Addi Fernandez Facte. Messicano, a Napoli ha trovato accoglienza e sorrisi, così come nel suo paese. Ma anche situazioni difficili, come in questo quartiere. Ora si cerca di cambiare rotta con le piccole battaglie delle tante persone del posto che vogliono mettere in luce la storia e i colori unici dei vicoli e delle piazze del Rione Sanità.


«Ho deciso di donare quest’opera alla gente di qui, ai napoletani. Volevo lasciare un messaggio di pace e di speranza in un quartiere difficile come questo», racconta Addi. Ingaggiato qualche mese fa a Roma per abbellire con le sue decorazioni importanti edifici della Capitale, ora ha deciso di omaggiare Napoli: «Pur essendo straniero sono innamorato dell’Italia, e soprattutto di questa città. Amo conoscere la storia di questi posti, che ho deciso di colorare con il mio murales. È un quartiere che merita amore e cura». 
 
Nei napoletani cresce sempre di più la voglia di rivendicare questo luogo, la consapevolezza del grande patrimonio che custodisce, in passato offuscato e sommerso. Ora si cerca valorizzare il quartiere anche attraverso le numerose attività delle varie associazioni di volontari che lavorano sul territorio. Fra queste l’associazione Getta la Rete, Vergini Sanità, Cela Napoli, Smmave che hanno organizzato un coordinamento proprio per metterne in luce l’architettura, la storia, l’arte, e per far riscoprire ai napoletani stessi luoghi delle loro origini spesso dimenticati. E la gente del posto è contenta di vedere quel muro ora ospitare opere di street art: tutti a guardare la bellezza che vuole emergere da questo quartiere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino