Da veri eroi sono passati a finti rapitori e scatta la psicosi «rapimenti di bambini». Una coppia di stranieri ha rischiato il linciaggio dopo aver salvato...
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Un bambino di due anni, mentre gioca nell'area delle giostrine nella cittadella dello shopping, è riuscito ad eludere la sorveglianza del nonno - con la destrezza che solo un bambino riesce a fare - fiondandosi come un razzo verso le scale mobili. La coppia di stranieri, non vedendo nessun adulto rincorre il bambino per fermarlo, lo hanno preso in braccio e salvato da una pericolosa caduta giù dalle scale mobili che, per un bambino così piccolo, poteva trasformarsi in tragedia. E' bastato questo loro gesto di altruismo per essere confusi con dei rapitori. I genitori del bambino, non avendo assistito alla scena iniziale, hanno creduto, invece, che i due stranieri avevano preso il piccolo in braccio per rapirlo. Sono iniziate così le urla di accuse e di richieste di aiuto ai presenti che, numerosi, hanno accerchiato le due persone che, non parlando italiano, non capivano cosa stesse accadendo. Avvertendo, però, segnali di pericolo sono riusciti a divincolarsi e a mettersi in salvo lontano dal centro commerciale.
I genitori del bambino hanno denunciato il tentativo di rapimento «fake», da parte di due persone che sembravano rom, ai carabinieri di Pompei. Le immagini delle telecamere, visionate attentamente dai militari dell'Arma della Stazione di Pompei agli ordini del maggiore Simone Rinaldi comandante della Compagnia di Torre Annunziata, hanno raccontato la verità: i due stranieri, la cui nazionalità non è stata accertata, hanno semplicemente messo in salvo il bambino. Il centro commerciale è dotato di un servizio di vigilanza privata che, presente in diversi punti, garantisce l’incolumità di adulti e bambini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino