Centanni: «Sogno di giocare a Napoli con la calottina azzurra»

Sara Centanni
Tricolore, Greg, mascotte. Dal cassetto della memoria scava tre foto che ricordano l’esperienza indimenticabile di Taipei 2017. La bandiera italiana esibita con un largo...

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Tricolore, Greg, mascotte. Dal cassetto della memoria scava tre foto che ricordano l’esperienza indimenticabile di Taipei 2017. La bandiera italiana esibita con un largo sorriso a corredo, un selfie estorto al campione delle Fiamme Oro, Gregorio Paltrinieri, capace di centrare tre vittorie nell’edizione di Taiwan (negli 800 m, 1500 m e 10 km), già indiscusso protagonista a Rio 2016, un’istantanea con Bravo, l’orso nero di Formosa al centro del villaggio degli atleti. Avventura indelebile vissuta dalla pallanuotista napoletana Sara Centanni due anni fa. «Ho avuto la fortuna («la fortuna me la sono cercata», come dice Irma Testa, pugile della Polizia di Stato, nel film Butterfly) di partecipare alle Universiadi di Tapei e ricordo perfettamente ogni singolo momento e tutte le emozioni che ho provato. Tapei è stata una scoperta, di quelle che ti restano nel cuore. Una città bellissima, completamente diversa dalla nostra cultura. E poi condividere questo con tutti i giovani appassionati di sport, è stato incredibile».


L’attaccante classe 1995, ex giocatrice della Carpisa Yamamay Acquachiara, Rari Nantes Bologna e SIS Roma, 16 centri nella scorsa stagione, ha condotto alla vittoria la formazione di Velletri, F&D H2O, contro il Torre del Grifo, allenato da Giusi Letizia Malato, centroboa oro ad Atene 2004 con il Setterosa, in carriera molteplici successi a Mondiali ed Europei. Oltre i tre punti preziosi raccolti in chiave salvezza, Centanni ha messo a segno addirittura 9 reti, firmando un vero record in A1. «Avevo una carica dentro, che non si può spiegare: le marcature sono solo merito della squadra. Dedico il trionfo e i 9 gol al tecnico Danilo di Zazzo, assente purtroppo in panchina, nella speranza di ritrovarlo quanto prima sul bordo vasca». Pupilla di Barbara Damiani, seconda nella rassegna continentale nel 2014, Sara si candida ad indossare la calottina azzurra a luglio. «Quest’anno le Universiadi saranno a Napoli, la mia città, e spero vivamente di potervi partecipare. Napoli sarà un palcoscenico meraviglioso, e sono sicura che tutti resteranno a bocca aperta». Coltiva un sogno non impossibile la sorella del pallanuotista biancazzurro Ciro, difensore in serie A2 con il team di Franco Porzio.

«La mia partecipazione avrebbe un sapore magico, perché indosserei i colori della Nazionale nella mia città, davanti alla mia famiglia, i miei amici e i miei tifosi, che per anni mi hanno vista difendere i colori dell’Acquachiara nel quartiere di Scampia». Previsti più di 8 mila atleti, provenienti da 124 paesi. Giochi universitari secondo evento sportivo più significativo dopo le Olimpiadi. Alla Stazione Marittima è andato in scena il sorteggio dei gironi: Russia, Usa, Australia e Cina le avversarie dell’Italia nel raggruppamento B. Ad aver estratto i bussolotti per gli accoppiamenti Alessia Morvillo dello Sporting Club Flegreo, che prese parte alla spedizione azzurra a Taipei con Loredana Sparano e Centanni. «L’Universiade 2019 sarà una festa, la festa dello sport. Con migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, con culture diverse, uniti in nome dello sport. Importante occasione di integrazione sociale. Sono sicura che Napoli sarà all’altezza di ospitare questa grande manifestazione. Ed io, a questa festa, spero di poter invitare tutti!», conclude la studentessa di scienze motorie alla Parthenope.


Desideri universitari (e pallanuotistici) da realizzare all’ombra del Vesuvio.
 
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Il Mattino