Villaggio e volontari. Le Universiadi napoletane sono come una nave che procede in acque tempestose alla ricerca di un porto sicuro e dopo aver affrontato, e trovato, la via...
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«I problemi ci sono, ma prevalgono la concretezza, la cooperazione e la positività. Siamo tutti consapevoli che le Universiadi sono un obiettivo che il Paese non può mancare». Così si è espresso il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, di rientro da Roma. In ogni caso si è detto «molto soddisfatto» dell'incontro a cui erano presenti «tutti i protagonisti delle Universiadi con cui è stato fatto il punto della situazione».
Tre ore al ministero dello Sport nel quale il prefetto Luisa Latella ha relazionato sul lavoro fatto fin qui con qualche perplessità in meno, e ottimismo in più, sul lavoro per gli impianti. Le convenzioni sono state firmate e stanno per partire gli appalti compresi San Paolo e Scandone. Gli ultimi licenziati dall'anticorruzione di Raffaele Cantone proprio ieri. Il che significa lavori prima dell'estate, deadline annunciata dal lprefetto. Il Coni chiede di avere certezze in caso di modifiche del progetto presentato alla Fisu anche perché Coni Servizi, che già organizza i più grandi eventi di sport in Italia, sarà coinvolta in primo piano nell'organizzazione delle Universiadi affiancando in maniera importante la struttura commissariale. Alla riunione romana hanno preso parte i ministri Luca Lotti (Sport) e Claudio De Vincenti (Mezzogiorno), il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, il sindaco Luigi de Magistris, il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone, il presidente del Coni Giovanni Malagò, l'amministratore delegato di Coni servizi Alberto Miglietta. Anche da Cantone apprezzamento per il lavoro della Latella, «per la prima volta potremmo avere una manifestazione senza problemi dal punto di vista degli appalti» ha detto nel corso della riunione. L'altro grande problema è quello relativo ai volontari. Ne servono tra gli ottomila e i diecimila. Devono essere formati e devono passare al vaglio della sicurezza con le indagini di rito perché avranno accesso in luoghi sensibili. Tempo occorrente un anno di lavoro e Coni, Cusi e Regione saranno impegnati in un lavoro a tappe forzate per il reclutamento con il coinvolgimento del Coni Regionale campano, delle federazioni e della Scuola dello sport. Anche le Università saranno messe in rete attraverso un sito internet per le attività promozionali. Ma non solo volontari. Anche staff a contratto. Al momento si tratta di una quarantina di unità. Ne dovranno diventare almeno 160.
Intanto procedono le visite degli ispettori della Fisu agli impianti napoletani. Ieri è stata la volta del judo a visitare l'impianto della mostra d'Oltremare. Apprezzamento per la location dove dovrà essere costruita solo una tribuna da un migliaio di posti per gli spettatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino