A pochi giorni dalle elezioni studentesche si spacca il fronte della protesta sull'aumento delle tasse alla Federico II. Dopo la petizione, lanciata in diversi momenti dalle...
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Di tutto altro avviso è Confederazione degli studenti che parla di strumentalizzazione della battaglia tasse ad uso e consumo dell'appuntamento elettorale dell'8 maggio. Senza mezzi termini la critica parte da Mimmo Petrazzuoli, presidente nazionale di Confederazione che sottolinea una contraddizione in termini nella protesta lanciata da Link: «Chi si propone di attuare un cambiamento e magari fa scendere in piazza anche altri colleghi deve anche spiegare come farà. L'unico organo accademico deliberante in fatto di tasse è infatti il consiglio di amministrazione, ma guarda caso né Link, né le altre sigle dei collettivi, che hanno deciso di scendere in strada a pochi giorni dal voto, hanno presentato una lista per far parte del Cda, questo vuol dire che la loro voglia di cambiare le cose resterà in piazza, poiché non avranno gli strumenti per attuarla. Ecco perché parlo di strumentalizzazione, sanno che nonostante il corteo nulla potranno fare per riformare il sistema delle tasse. Ovvio che noi di Confederazione, unici rappresentanti degli studenti in Consiglio, ci rendiamo disponibili ad accogliere parte delle loro proposte, che coincidono con le nostre, e portarle in seno agli organi deliberanti per farle approvare. Per onestà intellettuale devo anche ammettere che già in questi giorni la commissione tasse sta analizzando i dati di quest'anno per iniziare a formulare nuove proposte». Dello stesso avviso il rettore Gaetano Manfredi che non sembra preoccupato del corteo all'orizzonte: «L'attuale sistema di tassazione è stato proposto dalla speciale commissione creata ad hoc dove siedono anche gli studenti. Praticamente si andrebbe a protestare contro un sistema in gran parte formulato dalle stesse rappresentanze degli iscritti. Sarebbe più corretto dire che dopo un primo anno ci si è accorti che il sistema scelto non è perfetto e noi siamo disponibili fin da subito a rivederlo. Inoltre voglio spiegare a chi chiede di spalmare la seconda rata anche in una terza che la possibilità è già in essere. Non esistendo infatti more per chi non paga la seconda rata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino