Gragnano. Stavolta ad essere finito sotto usura era un professionista e lo strozzino vestiva i panni dell'imprenditore All'alba di oggi, militari del Gruppo della Guardia...
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I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale oplontino, all'esito di una complessa indagine svolta dai finanzieri della Tenenza di Massa Lubrense, sotto il coordinamento della Procura di Torre Annunziata. In carcere è finito un imprenditore stabiese residente a Gragnano.
In carcere è finito Catello Schettino, titolare di un distributore di carburante a Santa Maria la Carità, accusato di aver imposto tassi usurati alla sua vittima, costringendo il commercialista anche ad assumere la moglie cob regolare busta paga.
A fronte di un prestito da 65mila euro elargito nel 2013, in sette anni la vittima avrebbe restituito più di 300mila euro tra contanti e assegni in bianco incassati da altre persone. Se non aveva possibilità di pagare, il commercialista veniva minacciato e picchiato.
In carcere è finito Catello Schettino, titolare di un distributore di carburante a Santa Maria la Carità, accusato di aver imposto tassi usurati alla sua vittima, costringendo il commercialista anche ad assumere la moglie cob regolare busta paga.
A fronte di un prestito da 65mila euro elargito nel 2013, in sette anni la vittima avrebbe restituito più di 300mila euro tra contanti e assegni in bianco incassati da altre persone. Se non aveva possibilità di pagare, il commercialista veniva minacciato e picchiato.
Il Mattino