Vaccini in Campania, esaurite le scorte: altolà ad Astrazeneca, sì alle seconde dosi

Vaccini in Campania, esaurite le scorte: altolà ad Astrazeneca, sì alle seconde dosi
Vaccini a rilento. Non solo mancano le dosi di Pfizer in Campania che hanno causato lo stop negli Hub a Capodichino e alla Mostra d’Oltremare a Napoli (forse riprenderanno...

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Vaccini a rilento. Non solo mancano le dosi di Pfizer in Campania che hanno causato lo stop negli Hub a Capodichino e alla Mostra d’Oltremare a Napoli (forse riprenderanno solo da giovedì). Ma, in attesa delle nuove consegne, anche le scorte di Astra Zeneca sono utilizzate soprattutto per i richiami a scadenza di 10 settimane per la seconda inoculazione riservata ad insegnanti, forze dell’Ordine, personale delle scuole e delle Università che nei mesi scorsi, prima che mutassero le indicazioni delle autorità regolatorie europea e italiana, erano il target di riferimento per l’uso di questo farmaco. Uno scenario complicato dallo stop dei giorni scorsi, da parte della Commissione europea, al rinnovo dei contratti di fornitura per questo siero. A fronte di forniture incerte, per tempi e dosi, i manager delle Asl, in accordo con l’unità di crisi, hanno ieri mattina deciso di utilizzare le dosi disponibili soprattutto alle sole seconde somministrazioni.

Tranne la Asl Napoli 1, dove le scorte consentono di percorrere senza intoppi fino al 19 maggio, il doppio binario di prime e seconde inoculazioni con Astra Zeneca, tutte le altre aziende sanitarie procedono dunque solo con i richiami. «La platea da vaccinare con le seconde dosi è molto ampia - avverte Antonio D’Amore, direttore generale della Asl Napoli 2 nord - da oggi dobbiamo progressivamente coprire con le seconde dosi una popolazione di di 30 mila insegnanti e universitari e 7-8 mila rappresentanti delle forze dell’Ordine. Ci siamo posti il problema delle forniture allo stato incerte. Ovviamente siamo costretti a rallentare parecchio le immunizzazioni giornaliere. Noi passiamo da oltre diecimila a non più di 3mila punture da riservare appunto alle seconde dosi con Astra Zeneca. Molti centri vaccinali per alcuni giorni sono costretti a chiudere». La Campania, che in alcuni giorni ha superato le 70 mila punture in 24 ore, adesso è a secco di benzina e deve tirare il freno. cosa serve dunque correre tanto, creare assembramenti nei giorni di pienone se poi si resta a secco per alcuni giorni della settimana? Sono in molti a porsi questa domanda. In effetti a guardare le tabelle delle forniture nel confronto con le altre regioni alla Campania continuano ad essere negate circa 190 mila dosi di Pfizer che in questo frangente sarebbero essenziali per continuare a macinare punture. 

«Su Astrazeneca - chiarisce Ugo Trama responsabile del servizio farmaceutico della Regione e componente dell’Unità di crisi - stiamo partendo con le seconde dosi alla scadenza dei 72 giorni dalla prima inoculazione. Sono convocati quindi insegnanti, forze dell’ordine, personale delle scuole e delle università. Per tutti i giorni che verranno andremo a inoculare le seconde dosi e quindi il quantitativo di Astrazeneca che abbiamo, circa 119 mila dosi, lo usiamo per questo scopo». Considerando questa esigenza le prime dosi disponibili di Vaxzevria sono pressoché finite e solo Napoli 1 prosegue per tutta la settimana e fino al 19 maggio con la convocazione di over 60 e 70enni. La prossima consegna è prevista per il 19 maggio quando saranno in arrivo 28 mila dosi. Altrettante a inizio giugno, ma la parte del leone la farà in maniera crescente Pfizer che raddoppierà le consegne settimanali (1 milione di dosi in più in più in Italia di cui 100 mila in aggiunta destinate alla Campania). 

«Nel mese di giugno - conferma Trama - dal commissariato ci hanno detto che ci sarà un aumento di dosi di Pfizer che ci verranno inviate, ma una parte le stanno cominciando a inviare anche a maggio sebbene in piccole quantità. Le 200.000 dosi che ci mancano rispetto ad altre Regioni a cui fa riferimento il governatore De Luca sono di vaccino a Rna messaggero, quindi Pfizer e Moderna, che servono ora per vaccinare tutte le persone sotto i 60 anni. In teoria anche il vaccino Astrazeneca potrebbe essere usato per tutta la popolazione dai 18 anni in su. Nei monitoraggi degli eventi avversi siamo al di sotto della soglia delle reazioni attese. Quindi il farmaco è sicuro». Intanto in questa settimana sono circa 3 milioni le dosi di vaccino in arrivo in Italia in maggioranza, secondo quanto si apprende da fonti del commissario per l’emergenza, ancora di Pfizer Biontech. Con l’ultimo arrivo del 5 maggio in Campania sono arrivate 179 scatole di Pfizer equivalenti a 209.430 dosi di cui 37.440 a Napoli. Il 12 maggio ne arriveranno altre 184 equivalenti a 215.280 dosi (circa 6 mila in più). Tre giorni fa in Campania sono arrivate inoltre 39 mila dosi di Moderna e 20 mila di Johnson di più facile utilizzazione per via della singola somministrazione. 

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Il Mattino