Vaccini Covid, il record spetta a Sant'Antimo: «Sette ore in fila nel cortile della scuola»

Vaccini Covid, il record spetta a Sant'Antimo: «Sette ore in fila nel cortile della scuola»
Lunghe file, con attese fino a sette ore, per ricevere la dose di vaccino nell'hub allestito dall'Asl Napoli 2 nella palestra dell'Ic Romeo-Cammisa, a Sant'Antimo....

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Lunghe file, con attese fino a sette ore, per ricevere la dose di vaccino nell'hub allestito dall'Asl Napoli 2 nella palestra dell'Ic Romeo-Cammisa, a Sant'Antimo. È accaduto giovedì, un giorno nero per la logistica sanitaria in tutta la provincia. Una sfibrante odissea per centinaia di persone, provenienti da diversi comuni dell'hinterland che hanno poi sfogato la loro rabbia sui social. «Da mezzogiorno alle 19, sette ore di una massacrante attesa, in piedi, al freddo. Ho visto tanti anziani, alcuni anche con evidenti patologie, esposti a una pungente umidità», racconta un uomo. In un'altra testimonianza si legge di una convocazione per le 17, conclusasi con la somministrazione del vaccino alle 22.30. Molti hanno lamentato la differenza con quanto accade in altri centri vaccinali, per esempio quello di Pozzuoli, dove, racconta un uomo, «un mio parente ha ricevuto la dose di vaccino all'ora prestabilita». «Anche a Giugliano le cose vanno meglio, con un'attesa non superiore a un'ora e in una situazione più confortevole, sedie disponibili ed acqua per tutti», risponde un altro. Qualcuno riferisce di criticità anche in altre città, come Cardito, con un'attesa tra le 4 e le 5 ore. Ma quanto accaduto a Sant'Antimo, con persone «prigioniere» nel cortile della scuola per un tempo pari a quanto dura di solito una giornata di lavoro, non ha eguali.

Già qualche giorno fa una simile situazione di tensione si era generata nell'hub di Sant'Antimo, a causa delle lunghe attese. Per assistere le persone in fila, la commissione straordinaria che guida la città aveva rafforzato la presenza dei volontari della protezione civile, dell'Associazione nazionale carabinieri e della polizia locale. Ieri il direttore generale dell'Asl Na2 Antonio D'Amore si è scusato con i cittadini e ha motivato il disservizio: «Purtroppo episodi del genere sono dovuti sia al mancato rispetto dell'orario delle convocazioni da parte di alcuni cittadini, sia alle lungaggini determinatesi nella fase di valutazione delle patologie da parte dei medici che devono valutare l'accertamento delle fragilità dichiarate. La nostra organizzazione è basata su centri vaccinali di prossimità proprio per agevolare i cittadini, evitando che siano costretti a fare molti chilometri». D'Amore ha anche fatto un importante annuncio: «Nei prossimi giorni apriremo i centri vaccinali di Frattaminore e Afragola, un nuovo centro a Giugliano e avremo una nuova sede per il centro vaccinale di Frattamaggiore. In questo modo contiamo di poter decongestionare la struttura di Sant'Antimo». Molti cittadini in attesa hanno raccontato anche le difficoltà incontrate dai quattro sanitari al lavoro nelle postazioni allestite per la somministrazione dei vaccini, che, oltre alla valutazione delle patologie, hanno dovuto far fronte alla diffidenza di tanti nei confronti del vaccino AstraZeneca. Si è trattato di un'ulteriore contingenza che ha prolungato i tempi d'attesa, molti infatti insistevano per la somministrazione di altre tipologie di vaccino.

In ogni caso, giovedì l'hub è stato tra i più produttivi dell'Asl Na2 con la somministrazione di 600 dosi. Ieri intorno alle 16 il dato era di 299 somministrazioni. Il centro, attivo in città dal 10 febbraio, sta gestendo numeri importanti, un pressing che ha portato a erogare ben 9628 dosi complessive di vaccino. Sono state somministrate (in prima battuta) 2163 dosi di Pfizer, 1910 di Astrazeneca, 430 di Moderna. Ancora molti gli ultraottantenni e le persone nella fascia d'età tra i 60 ed i 69 anni da accogliere. Qualche giorno fa, dall'Asl è stato diffuso l'invito per quest'ultima fascia d'età a incrementare le prenotazioni sulla piattaforma, al momento ancora molto esigue. 

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Il Mattino