Vaccino Covid a Napoli, è caccia ai furbetti: nel mirino un macellaio

Vaccino Covid a Napoli, è caccia ai furbetti: nel mirino un macellaio
Covid Vaccine Center blindato e task force per il controllo dei furbetti. È così che comincia la quarta giornata della Asl napoletana, a partire dalle 7 di questa...

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Covid Vaccine Center blindato e task force per il controllo dei furbetti. È così che comincia la quarta giornata della Asl napoletana, a partire dalle 7 di questa mattina, con l'ingresso di centinaia di candidati al vaccino fino al raggiungimento di 1200 somministrazioni. Parola d'ordine: tolleranza zero verso chi, senza averne diritto, potrebbe tentare di intrufolarsi all'interno della Mostra d'Oltremare per accaparrasi una dose. Dunque, sarà caccia ai furbetti compresi quelli già segnalati e identificati. Seconda novità: l'apertura di un nuovo spazio interno alla Mostra per decongestionare le code che in questi giorni di campagna vaccinale hanno procurato disagi a chi doveva vaccinarsi costretto a sopportare per ore pioggia e freddo.

Dopo il mea culpa dell'avvocato Paolo Vosa che, domenica scorsa, aveva tentato di vaccinarsi ma era stato scoperto proprio dal direttore generale dell'Asl partenopea, i potenziali furbetti avranno vita difficile. Con il professionista del Foro partenopeo - che ha confessato di «averci provato perché si era sparsa la voce di dosi avanzate che altrimenti sarebbero andate perdute» - la caccia ai furbetti potrebbe riservare l'adozione di provvedimenti sanzionatori per coloro che già sono stati segnalati. In questo caso gli occhi sono puntati su identikit già conosciuti, ovvero liberi professionisti, informatori scientifici e il macellaio di un supermercato che, sempre domenica, avevano cercato di aggirare le regole. Controlli incrociati, e richieste rigorose sulla documentazione da esibire al momento dell'ingresso, faranno la differenza rispetto ai giorni passati e consentiranno lo screening veloce dei primi 400 candidati che potranno entrare a partire dalle 7 del mattino. Le successive chiamate per gli altri 800 aventi diritto al vaccino sono previste alle 10.30 e alle 12.30.

Le 1.200 dosi da somministrare oggi saranno la metà di quelle inoculate nei giorni scorsi e questo fa prevedere una giornata più tranquilla a livello organizzativo. Nonostante la quantità ridotta di vaccini distribuiti in giornata, su un totale di 7.020 dosi fornite all'Asl napoletana, rimane il problema delle file e degli assembramenti all'esterno. «La criticità maggiore che si è verificata con l'avvio della campagna vaccinale riguarda le code» - spiega Ciro Verdoliva, manager dell'Asl Napoli 1 Centro che annuncia, per questa mattina «l'inaugurazione di un'area al coperto, e interna alla Mostra d'Oltremare, per decongestionare le file e consentire ai candidati di aspettare al riparo da pioggia e freddo». Si tratta di uno spazio attrezzato con una tensostruttura e suddiviso in cinque file separate da paletti di delimitazione per disciplinare gli arrivi e permettere un'attesa più comoda. «Abbiamo strutturato dei percorsi per non formare assembramenti e puntiamo a migliorare sempre di più questo aspetto organizzativo» aggiunge Verdoliva che anche oggi, sarà presente al Covid Vaccine Center. 

La task force avrà la priorità di controllare in maniera serrata i candidati per azzerare il rischio furbetti. All'interno del Covid Vaccine Center ci saranno 79 persone, a cui aggiungere il manager Verdoliva, che si alterneranno con turni strutturati in modo da non spezzare mai la catena di montaggio del ciclo vaccinale che non avrà alcuna pausa. Le equipe comprendono 8 medici, un anestesista rianimatore, 18 infermieri e altri 4 infermieri preparatori, 14 operatori socio sanitari, 4 farmacisti, 18 amministrativi e 12 guardie giurate, oltre al costante presidio delle forze dell'ordine, sia all'esterno che all'interno della Mostra. Per i controlli non basteranno più i documenti e la certificazione della chiamata al vaccino su carta intestata della struttura sanitaria di riferimento, ma ci vorranno anche busta paga e copia del Cud in base al rapporto lavorativo con l'Asl. 

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Il Mattino