Vaccino Covid a Napoli, mancano duemila sanitari e l'Asl tuona: «Andremo in fondo»

Vaccino Covid a Napoli, mancano duemila sanitari e l'Asl tuona: «Andremo in fondo»
Ancora diserzioni: alla Mostra d'Oltremare si presentano 360 su 2.500. E si allarga l'indagine sui medici e gli operatori sanitari che non si vaccinano contro il Covid....

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Ancora diserzioni: alla Mostra d'Oltremare si presentano 360 su 2.500. E si allarga l'indagine sui medici e gli operatori sanitari che non si vaccinano contro il Covid. Perché le verifiche, già annunciate e al via nel fine settimana, non riguardano soltanto quei professionisti che all'inizio hanno aderito alla campagna di prevenzione, ma poi hanno rinunciato. Ai cinquemila assenti ingiustificati, tra camici bianchi e lavoratori di ospedali pubblici, cliniche private e case di cura convenzionate, si aggiungono i dipendenti Asl, a partire da quelli in prima linea, che hanno direttamente detto «no» alla dose.

«Le ragioni vanno approfondite, estraendo e incrociando i dati dal sistema informatico e chiedendo a ciascuno spiegazioni», dice il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, che punta al confronto, prima di valutare i provvedimenti del caso. Un passaggio preliminare è ripulire le liste: ci sono senza dubbio errori nella registrazione dei codici fiscali che possono portare a riscrivere ai già vaccinati ed elenchi non aggiornati (un paio di veterinari, ad esempio, hanno segnalato il trasferimento in un'altra zona). «Vogliamo capire, ma riteniamo che vaccinarsi sia un dovere, non una scelta», ribadisce il manager.

Il motivo è chiaro: gli angeli con la mascherina sono i più esposti al rischio di contagiarsi e diffondere l'infezione. Proteggere se stessi diventa il modo per proteggere gli altri. Tant'è che il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti, per primo, si è detto pronto a convocare i colleghi segnalati dalle Asl e valutare eventuali sanzioni in commissione disciplinare. Una linea dura sostenuta dal presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli. «Adesso è giusto che intervengano i rappresentanti della categoria», incalza Pina Tommasielli, componente dell'Unità di crisi della Regione che ha scoperto il braccio per la puntura il 27 dicembre, nel V-Day al Cotugno. Sviluppi sono attesi: oggi l'ultima chiamata per i restanti 2.500 medici e operatori che non si sono presentati alla Mostra d'Oltremare, nonostante siano stati già inviati farlo una o due volte. Ieri, si sono fatti avanti 360 su 2.500. 

Da domani tocca agli anziani, 26.027 su 63mila hanno aderito: 400 al giorno convocati a Fuorigrotta, 50 all'ora. Altri 400 appuntamenti fissati per domenica. Con una procedura rivista più volte per le esigenze dei più fragili riportate anche dal Mattino. Innanzitutto, il manager Verdoliva ha voluto modificare il messaggio rivolto agli over 80, affinché non fosse inviato in automatico attraverso la piattaforma digitale regionale, che ha raccolto le adesioni. E questo, dopo che diversi nonni si sono presentati per errore e sono stati rimandati a casa. Nel nuovo testo è precisato il nome e il codice fiscale dell'ottantenne che ha diritto al farmaco anche perché i moduli online sono stati spesso compilati da parenti e medici, che hanno indicato il loro numero di telefono e spesso registrato più posizioni non distinguibili, altrimenti. Si comincia, inoltre, con un'affluenza ridotta, anti-code, che può consentire di fare più domande al momento della firma del consenso informato e di abbassare ancora la possibilità di contatti pericolosi. Tutti convocati nel week-end, invece, a Capri e Anacapri (esclusi gli allettati), poco meno di un migliaio.

Secondo i dati dell'unità di crisi della Regione, i positivi nelle ultime 24 ore sono 1.694 su 21.458 tamponi esaminati. Il tasso di incidenza è del 7,89, leggermente più alto del precedente (ieri, 7,81). Dodici i morti Covid nelle ultime 48 ore, 1.140 iguariti. E sono di più i posti letto di terapia intensiva occupati: da 103 a 115 su 656 disponibili. Non bastasse, la previsione è di 254.000 casi di Covid in Campania al 28 febbraio, rispetto ai 223.000 del primo febbraio. A Napoli il numero maggiore negli ultimi 30 giorni indicato tra le pieghe documentazione utilizzata nella riunione di martedì per fare il punto sulle scuole e sull'affollamento in alcune strade. 

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Il Mattino