Valorizzazione del centro storico di Napoli: c'è un piano d'azione | Video

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Cooperazione tra cittadini, commercianti e istituzioni, un impianto di regole comuni da seguire e diffusione di un pensiero unico e rivolto alla promozione della cultura e...

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Cooperazione tra cittadini, commercianti e istituzioni, un impianto di regole comuni da seguire e diffusione di un pensiero unico e rivolto alla promozione della cultura e dell’identità non solo del centro antico ma di tutta la città di Napoli.


È il connubio di questi tre elementi la ricetta venuta fuori nel corso della tavola rotonda “Il Centro antico di Napoli: come valorizzare il territorio tra vivibilità, cultura e produttività”, incontro che ha visto confrontarsi esponenti dalla vita politica, sociale e imprenditoriale del centro storico partenopeo.

Organizzata dal Borgo Dante e Decumani, consorzio che raccoglie al suo interno quasi duecento attività commerciali tra alberghi, case editrici e botteghe artigianali del centro antico di Napoli, l’evento è stato l’occasione per discutere dei problemi che attanagliano i residenti e i commercianti, ma anche i turisti, che vivono e frequentano tutti quei luoghi che hanno la doppia funzione di punto d’incontro per la vita sociale dei napoletani ma anche sito d’interesse economico e turistico.
 
“Il degrado del centro antico non è solo colpa dei troppi turisti oppure dei ragazzi che la sera escono e frequentano questi posti”, ha affermato Giuseppe Graziani, editore e presidente del CNN Borgo Dante & Decumani. “Noi commercianti, istituzioni e persone, - continua Graziani, - dobbiamo cercare di compattarci per gestire al meglio il positivo che arriva dal sistema turismo. Bisogna che tutti gli attori ragionino insieme per fare una grande rivoluzione. È necessario riqualificare alcune piazze e vie ma anche cambiare e far rispettare le regole del commercio, della mobilità e della vita notturna di Napoli”.

“Stiamo aprendo nuovi cantieri per riqualificare vari punti della città”, ha detto l’assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, Carmine Piscopo. “Abbiamo avviato due piani d’ambito, quello che riguarda Portalba, lanciato insieme a tutte le associazione che hanno lavorato alla sua realizzazione e il ridisegno di piazza Bellini. Sono tutte proposte che nascono dalle idee di coloro che sono interessanti a portare avanti la città secondo le formule della logica cittadina”.

“Bisogna investire in cultura, - sono le parole di Angelo Chianese, professore dell’Università degli studi di Napoli Federico II e presidente Databenc. “Condividere una progettazione per costruire insieme. Bisogna creare atmosfera culturale e diffondere l’identità del luogo. Questa strada, questo pensiero, deve partire dai commercianti e dalle persone del quartiere. Se non riusciamo ad alzare la qualità dell’offerta, - ha concluso il professore, - molte attività chiuderanno. È necessario promuovere il territorio partendo dalla base”.


Un secondo incontro, tra tutti i soggetti interessati, sarà presto messo in calendario per continuare così la discussione e offrire a tutti i cittadini e i commercianti di confrontarsi pubblicamente con gli esponenti delle istituzioni locali.




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Il Mattino