Vannacci, a Napoli 300 firme di sostegno al generale

L'iniziativa promossa dal comitato «Fermare la guerra-Forum per Indipendenza Nazionale»

Roberto Vannacci
Sono state trecento le firme raccolte stamane a Napoli a sostegno del generale Roberto Vannacci, in calce ad una petizione da rivolgere al Capo dello Stato affinché sia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono state trecento le firme raccolte stamane a Napoli a sostegno del generale Roberto Vannacci, in calce ad una petizione da rivolgere al Capo dello Stato affinché sia ritirato «l'ingiusto e illegale provvedimento disciplinare nei suoi confronti»: una iniziativa promossa dal comitato «Fermare la guerra-Forum per Indipendenza Nazionale», il cui portavoce nazionale è Gianni Alemanno.

Organizzatore della raccolta firme a Napoli è stato Bruno Esposito, storico esponente della destra campana, già consigliere regionale, un passato nel Msi, poi in An e ora attivista del comitato. «Avremo altre occasioni per proseguire la raccolta di firme - spiega Esposito - che è anzitutto una battaglia a difesa della libertà di parola, contro la dittatura del politicamente corretto».

Esposito spiega di non conoscere personalmente il generale, né di averlo contattato prima di lanciare la raccolta firme: «Ho ascoltato le sue dichiarazioni e letto il suo libro, questo mi basta», spiega.

A firmare la petizione, stamane, in uno stand allestito in via Scarlatti, nel quartiere collinare del Vomero, «sono state persone molto diverse tra loro. Vecchi militanti della destra, come me, ma anche molti giovani, persone apolitiche, che vogliono difendere il diritto alla libera espressione delle idee. Molti hanno letto dell'iniziativa sui social e sono venuti apposta da fuori Napoli, altri si sono fermati ascoltando i nostri inviti al megafono».

Nessuna contestazione da parte di chi la pensa diversamente, «tutto si è svolto in un clima composto e civile», conclude Esposito.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino