Vele di Scampia, ecco la sfida per il futuro: scuole, parco e università

Vele di Scampia, ecco la sfida per il futuro: scuole, parco e università
Ci sono 50 milioni per far decollare la «rigenerazione urbana» da spendere subito appena le tre Vele che devono essere abbattute non ci saranno più. La prima a...

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Ci sono 50 milioni per far decollare la «rigenerazione urbana» da spendere subito appena le tre Vele che devono essere abbattute non ci saranno più. La prima a cadere sarà la Vela Verde la cui demolizione è iniziata ieri e tra due mesi sarà cancellata da Scampìa. Come si riempirà quel vuoto? In un primo momento con un giardino attrezzato, un piccolo parco di quartiere. Mentre la fase 2, quella della rigenerazione, è molto più complessa come spiega l'assessore all'Urbanistica Carmine Piscopo: «Per prima cosa partiremo con la riqualificazione della Vela Celeste che ospiterà gli abitanti delle altre due Vele da abbattere. La Vela Celeste alla fine sarà un edificio pubblico ovvero la sede della Città metropolitana» racconta Piscopo. 

 

Il disegno urbano prevede i cosiddetti «servizi integrati», sostanzialmente si tratta di servizi e residenze per un massimo del 25% della superficie edificabile e probabilmente anche startup. Anche qui attingerà dai fondi del «Patto per Napoli» e della stessa Città metropolitana che può mettere in gioco altri 40 milioni aggiuntivi. È già realtà in quell'area la facoltà di Medicina, il sindaco Luigi de Magistris ritiene che i corsi per gli studenti potranno iniziare a settembre. Sono 5,5 milioni i fondi messi dalla Regione, 4 quelli del Comune. «Restart Scampia» è la sigla del progetto di rigenerazione urbana. Più nel dettaglio «l'intervento si inserisce in un piano complessivo che prevede la dotazione di servizi urbani integrati, di attrezzature collettive e di servizi alla persona» si ricorda sul sito dell'Agenzia per la coesione. In particolare: «Realizzazione di asili nido, di scuole materne e di scuole superiori; potenziamento dei servizi sociali per le donne e per le famiglie; alloggi di edilizia residenziale pubblica; realizzazione di strutture commerciali, culturali, per il tempo libero e lo spettacolo; attrezzature sportive e campi da gioco, insediamenti per la produzione di beni e servizi come laboratori artigianali, piccole botteghe e altro». Quindi «l'elaborazione di un Piano urbanistico attuativo relativo al lotto M - l'area delle Vele - realizzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Federico II. Riqualificazione del parco di Scampia con nuove connessioni con l'area urbana circostante».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino