Ultimo assalto alla Vela Azzurra. In queste ore si sistemano i mobili, si rappezzano i pavimenti e si tentano gli allacci abusivi alla rete elettrica. Occupare un appartamento...
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Entrare illegalmente, del resto, è più semplice che altrove: mentre nelle altre Vele le case liberate dagli inquilini trasferiti sono state rese inabilitabili, nel fabbricato che non cadrà è stato lasciato tutto intatto. E i palazzoni simbolo del degrado non sono, al momento, presidiati da nessuna forza di polizia: eppure la necessità di evitare una nuova ondata d’illegalità dovrebbe essere evidente a tutti.
Oggi per entrare nel girone dei disperati della Vela Azzurra basta abbattere gli ingressi che sono stati murati. Un gioco da ragazzi. E, infatti, molti appartamenti appena liberati sono già stati (abusivamente) occupati. Tanto che nei giorni scorsi ci sono stati anche dei tentativi di bloccare i nuovi insediamenti da parte dei vecchi abitanti, illegali a loro volta. I tentativi non sempre sono andati a buon fine, come raccontano gli stessi protagonisti del tentativo di difesa.
I nuovi occupanti sono più decisi degli ex perché sanno di star lanciando sul tavolo le ultime carte. Le speranze di ottenere una casa “legale” da parte di chi negli anni passati ha assaltato le Vele, infatti, si stanno affievolendo.
Assegnare legalmente le case appena liberate e quelle ancora disabitate sarà piuttosto difficile, visto che l’edificio è stato dichiarato inutilizzabile ai fini abitativi già con la delibera 240 del consiglio comunale del luglio del ‘95. Del resto, per il momento, da parte dell’amministrazione comunale non è partito alcun atto ufficiale su questo tema, anche se è stato più volte ribadito che la Vela in una prima fase del progetto “Restart Scampia” dovrà ospitare abitazioni temporanee.
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Il Mattino