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Colpo di scena. Il concerto di Antonello Venditti in programma il 7 dicembre slitta a data da destinarsi. Non sono bastati il video del cantautore che annunciava il suo arrivo a Castellammare e Pompei e le rassicurazioni del sindaco sui permessi a blindare un evento che tale non era. Le motivazioni ufficiali parlano di problemi di sicurezza legati alle previsioni meteo che annunciano per martedì prossimo maltempo e forte vento. Le piogge previste già da oggi non avrebbero permesso di allestire il palco.
Eppure dietro questo rinvio ci sono cinque giorni di fuoco, da quando il concerto è stato annunciato fino al rinvio deciso ieri al termine di una convulsa giornata. Delibera e firma sul contratto ci sono, quello che manca sarebbero le misure di sicurezza legate non solo al maltempo ma anche alla concomitanza dei falò che l'amministrazione avrebbe voluto accendere sull'arenile, a pochi passi dal palco. Tradizione e divertimento avrebbero dovuto camminare a braccetto, ma per farlo sarebbe stato necessario un dispiegamento di forze dell'ordine davvero notevole.
Antonello Venditti in concerto a Castellammare di Stabia per i parchi e gli scavi archeologici
Che qualcosa non andava lo si era capito già venerdì quando l'annuncio del concerto è scomparso dalla pagina facebook di Venditti. «Il sette sarò a Castellammare di Stabia-Pompei», aveva annunciato ai suoi fans il cantautore, facendo peraltro storcere il naso agli stabiesi che non hanno apprezzato l'accostamento alla vicina città mariana. Ma del resto l'arrivo di Venditti rientra proprio in un progetto con il Parco Archeologico di Pompei, per il quale l'artista realizzerà un docufilm coinvolgendo gli Scavi di Pompei e il museo archeologico Libero D'Orsi nel palazzo reale di Quisisana. Un'operazione da 170 mila euro a carico del Comune di Castellammare.
Ad oggi l'unica certezza è che Venditti non canterà la sera del sette, ufficialmente per le difficoltà nel montaggio del palco per le avverse condizioni meteo. Ma prima che il maltempo mettesse il sigillo definitivo, le riunioni intercorse con le forze dell'ordine (l'ultima si terrà in Questura domani per le disposizioni da tenere nei quartieri per la notte dei falò) non hanno dato l'esito sperato. Dall'annuncio al rinvio sono passati appena quattro giorni.
Il 29 novembre, durante il consiglio comunale, il sindaco assicurò: «Al momento ci sono tutte le autorizzazioni, siamo in zona bianca e ci stiamo preparando a una grande festa». Il giorno dopo suggellò quanto detto in aula con un post su facebook: «Gli esperti che hanno visionato il nostro arenile lo hanno definito come il Circo Massimo o il Modena Park, un potenziale hub di eventi con artisti di calibro nazionale che prenderà il via con Venditti e proseguirà nei prossimi anni sulla scia della cultura e del marketing territoriale».
La riunione del comitato di sicurezza si è tenuta il giorno dopo, e il primo dicembre qualcosa si è incrinato. La possibilità di garantire sicurezza e norme anticovid è apparsa più difficile del previsto.
Il Mattino