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Un concerto e un videoclip da 170 mila euro. Per l'Immacolata stabiese arriva Antonello Venditti in villa comunale a Castellammare di Stabia, ma il compenso e la cifra stanziata dall'amministrazione scatenano polemiche e indignazione. L'opposizione presenta un'interrogazione e chiede contezza della cifra impegnata, le associazioni cittadine scrivono alla città e al vescovo della Diocesi di Castellammare e Sorrento monsignor Francesco Alfano. «La notizia suscita indignazione e preoccupazione, chiediamo che gli organi competenti rivedano o annullino il programma anche per i suoi esorbitanti costi».
A prendere carta e penna è la Comunità Promozione e Sviluppo (Cps) che da oltre 40 anni lavora in città, grazie al suo fondatore don Gennarino Somma, nell'ambito del sociale. «Non si può tacere sullo stato di indigenza di larghe fasce della popolazione stabiese che spesso - scrive il Cps - non godono di risorse tali da garantire il minimo di sussistenza per sé e per le proprie famiglie». La Comunità prova a smuovere le coscienze soprattutto di chi ha deciso di destinare 170 mila euro per la realizzazione di un videoclip che sarà girato in città e per il concerto previsto per il 7 dicembre. «Non si può tacere sulla situazione di degrado e di insicurezza in cui versano strade, piazze, giardini, aiuole, l'arenile, strutture e simboli storici come la Cassa Armonica.
Accuse che la maggioranza di Cimmino respinge: «Pieno appoggio sulla riuscita di una manifestazione di cui godrebbero tutti i cittadini dal punto di vista culturale e sociale. Il progetto inserirebbe Castellammare in un circuito nazionale e ha il benestare del ministero della Cultura». Così i capigruppo consiliari Lello Tito (Cimmino Sindaco) e Salvatore Gentile (Forza Italia) spiegano che, nonostante vi sia una determina e un'intenzione di spesa, l'evento non è stato ancora ufficializzato e aspetta il benestare e i pareri delle forze dell'ordini per la sicurezza e le norme anti Covid.
Di fatto però il progetto è definito e Cimmino e la sua maggioranza intendono allontanare le persone dai quartieri e dai falò illegali con l'evento del 7 dicembre. «Non entriamo direttamente nel merito dei costi, trasparenti ed in linea con tutto quanto sopra esposto - proseguono Tito e Gentile - Castellammare merita di entrare in determinati circuiti ed i cittadini perbene meritano di godere della pubblicità che un evento del genere determinerebbe. È determinante per il rilancio di questa città. In penisola sorrentina solo per le luminarie natalizie si stanziano tra i 700mila e gli 800mila euro». E per le fasce deboli, il capitolo di spesa non è certo in questione e a rispondere è sempre la maggioranza: «Mai abbiamo dimenticato le fasce deboli, nemmeno nei momenti più bui dell'emergenza sanitaria. Prima delle festività è stato previsto lo stanziamento di circa un milione di euro tra buoni spesa e sgravi per la Tari 2021».
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Il Mattino