Vergogna rifiuti ingombranti: ritardo Asìa sulla raccolta

Vergogna rifiuti ingombranti: ritardo Asìa sulla raccolta
 A Roma si spinsero ad ipotizzare perfino un complotto. A Napoli, invece, nessuno potrebbe fare altrettanto. Oltre allo scarso senso civico di tanti, ci sono anche gli...

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 A Roma si spinsero ad ipotizzare perfino un complotto. A Napoli, invece, nessuno potrebbe fare altrettanto. Oltre allo scarso senso civico di tanti, ci sono anche gli affanni dell’azienda che provvede allo smaltimento. L’abbandono di frigoriferi, materassi e rifiuti ingombranti di ogni genere nelle strade della città, d’altronde, è un fenomeno radicato da decenni. Ma a questo fenomeno si aggiungono le lentezze della municipalizzata dei rifiuti e le difficoltà nel garantire un prelievo regolare. Le immondizie, di piccole e grandi dimensioni, spadroneggiano sulle nostre strade. Nel caso dei rifiuti ingombranti ai cittadini viene data la possibilità di fissare un appuntamento, attraverso una telefonata al numero verde di Asìa oppure attraverso la compilazione di un modulo sul portale web dell’azienda.


Ma anche questa possibilità, nei casi in cui viene sfruttata dai napoletani, spesso non produce gli effetti sperati. Perché i rifiuti lasciati nei pressi degli stabili restano dove sono, anche oltre la data fissata. Gli esempi anche ieri non sono mancati, accentuati dalle incursioni delle baby gang finalizzate a procacciarsi roba da ardere nei cippi di Sant’Antonio. Sui marciapiedi, nei pressi dei cassonetti, gli ingombranti pullulavano. Dal centro alla periferia, c’era una fioritura di elettrodomestici. Al Rione Sirignano, ad esempio, si notava dinanzi ad uno stabile un enorme materasso per letto matrimoniale a 2 piazze, in attesa di essere prelevato dal personale di Asìa.

Una scena simile a vico Paradiso alla Salute, anche qui con il bigliettino che segnala il prossimo intervento degli operatori della municipalizzata. Già, perché gli ingombranti che giacciono davanti ai contenitori si dividono in due categorie. Da una parte quelli che vengono abbandonati senza nessuna considerazione per le regole cosicché la loro permanenza sulle strade diventa, quasi sempre, lunghissima. Per il prelievo, infatti, bisognerà attendere un intervento straordinario - e perciò oneroso per la collettività - degli operatori. E, dall’altra parte, ci sono proprio i rifiuti che, per la loro stessa natura di ingombranti, vengono lasciati in prossimità degli edifici.

Tutto secondo la norma, in quest’ultimo caso. Peccato che quelle stesse norme, in molti casi, non determinino la rimozione dei rifiuti, secondo le date e gli orari stabiliti. Dalla municipalizzata segnalano con forza la necessità della rimozione degli ingombranti. «Alcuni materiali ingombranti - si legge sul sito di Asìa - sono particolarmente dannosi per l’ambiente e possono essere riciclati attraverso lavorazioni in carico ad Asìa. Esistono tre servizi gratuiti per lo smaltimento».

Oltre alla telefonata al numero verde, c’è la possibilità di trasportarli alle isole ecologiche oppure quella delle isole ecologiche mobili. Queste ultime due soluzioni sono sempre più spesso invocate dall’amministrazione comunale per risolvere l’annoso problema. Le isole ecologiche attrezzate per la raccolta e l’avvio al recupero di rifiuti consegnati gratuitamente dai cittadini sono addirittura otto, dal centro alla periferia. L’ultima è stata inagurata poche settimane fa alla Sanità.


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