TORRE DEL GRECO - "Il dissesto idrogeologico nell'area vesuviana": gli esperti dell'Università Verde di Torre del Greco analizzano il rapporto tra incendi...
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Protagonista il dottore Paolo Beneduce, geologo e docente, che tratterà un tema di strettissima e coinvolgente attualità: "Il dissesto idrogeologico nell'area vesuviana. Le piogge di novembre - spiega l'esperto - hanno concretizzato ciò che in tanti avevamo temuto e denunciato fin dallo scorso luglio, quando il catastrofico incendio del nostro vulcano ha distrutto buona parte dei boschi del Parco Nazionale. Cosa è successo, cosa sta accadendo al territorio vesuviano? Come si gestisce e protegge un territorio così particolare e fragile? Quali interventi possono prevenire tragedie o mitigare il rischio idrogeologico?".
A queste e altre domande risponderà il geologo che si soffermerà anche sui due gravi smottamenti della settimana che hanno aperto voragini di diversi metri quadrati sul versante di Torre del Greco e Ottaviano. I fianchi del vulcano si stanno sgretolando sotto i colpi delle piogge insistenti e per effetto dei roghi che, la scorsa estate, distrussero 2mila ettari di vegetazione. Quella vegetazione che fungeva da naturale ombrello contro i temporali. Gli incendi di fine luglio hanno reso estremamente friabile il terreno vulcanico, con la conseguenza che restano scoperte le radici dei pini sopravvissuti alle fiamme e che gli alberi crollano al suolo. Il fango ostruisce gran parte dei sentieri del Vesuvio e una lava d'acqua corre giù fino a valle, trasportando con se rocce laviche e rifiuti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino