Rogo di rifiuti sul Vesuvio e raffiche di vento: torna la paura

Rogo di rifiuti sul Vesuvio: la denuncia social e poi l’incendio ad opera di ignoti. Nel pomeriggio si è sviluppato un incendio nelle pinete del Parco Nazionale del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Rogo di rifiuti sul Vesuvio: la denuncia social e poi l’incendio ad opera di ignoti. Nel pomeriggio si è sviluppato un incendio nelle pinete del Parco Nazionale del Vesuvio, in via Montagnelle nella fascia pedemontana sud, versante Torre del Greco. A fuoco ingombranti, tra mobili, ante di porte e rifiuti pesanti di ogni tipo che erano abbandonati nelle pinete del Parco. 


Sul posto gli attivisti della «Rete a difesa del Vesuvio», tra cui Andrea Ascione. L’incendio si è sviluppato poco dopo la denuncia social di Massimo Ginelli, osservatore civico regionale e membro della Rete Civica, in cui si segnala la presenza di molti ingombranti in aree del Parco tra Torre del Greco e Trecase. Non è chiaro se le due cose siano collegate e se qualcuno abbia appiccato il fuoco.

L'incendio è stato domato grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale, distaccamento di Torre del Greco. Sul posto anche la polizia Municipale che indaga sulle origini del rogo, anche se sarà complicato scoprire i colpevoli perché l’unica telecamera comunale, all’inizio della strada, non funziona. C’è, comunque, timore che il vento nelle prossime ore possa nuovamente alimentare qualche piccolo focolaio sotto le macerie.

Segnalazioni di discariche anche sul versante di Ercolano dove il parroco Marco Ricci, della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù interna al Parco Nazionale. Il sacerdote social ha lanciato la campagna "#videosorveglianzafreeson” per segnalare i luoghi del Parco in cui mancano i controlli e le illegalità sono all’ordine del giorno. «Ho fatto il giro degli ammalati - ha detto don Ricci- ed ho fatto il tour tra le discariche. Dove non ci sono le tanto “osannate” telecamere dell’Ente Parco  ci sono terre di nessuno e tanti scempi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino