Via l’eco-punto discarica dalla scuola di Torre del Greco: «Giornata storica»

Via l’eco-punto discarica dalla scuola di Torre del Greco: «Giornata storica»
TORRE DEL GRECO. Via i cassoni della vergogna dalla scuola «Giampietro-Romano», mamme e allievi «Giornata storica». Dopo anni di battaglie e l’acme...

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TORRE DEL GRECO. Via i cassoni della vergogna dalla scuola «Giampietro-Romano», mamme e allievi «Giornata storica». Dopo anni di battaglie e l’acme dello scempio in queste settimane quando, in piena emergenza rifiuti l’isola ecologica fuori la scuola in via De Curtis si era trasformata in una discarica a cielo aperto su cui affacciavano le classi, oggi è stato raggiunto un risultato storico.


La Buttol, oltre a rimuovere tutti i rifiuti dall’ingresso della scuola, ha eliminato anche cassoni e contenitori, per cui non sarà possibile più depositare immondizia nei pressi dell’istituto scolastico, evitando così di coinvolgere di nuovo gli alunni nell’emergenza dei giorni precedenti all’arrivo della Buttol. Un’azione resa possibile dalla sinergia tra Comune, che con un atto dirigenziale, a firma della neo dirigente alla Nu Claudia Sacco, e la nuova azienda addetta alla raccolta rifiuti che con grandi sforzi, e l’utilizzo di mezzi aggiuntivi di grossa portata come bobcat e pale meccaniche, sta lavorando per liberare dai rifiuti le isole ecologiche invase di cumuli.

In particolare, nella notte tra venerdì e sabato, sono stati definitivamente liberati gli Ecopunti di via Cappella Orefice, via De Curtis, Isola di via Scappi Nove, La Salle, San Gennariello, Bottazzi. Dopo 7 anni, quindi, e le battaglie legali della preside Maria Aurilia, le manifestazioni delle mamme, guidate da Raffaella Napolitano, e la costante denuncia sulle colonne del Mattino, l’eco punto della vergogna installato scelleratamente fuori la scuola non c’è più. Gioia di Antonio, il ragazzino di 13 anni che ieri è tornato a scuola dopo un serio intervento al cuore e si era trovato a dover fare lezione con la mascherina visti i cumuli di rifiuti su cui affacciava la sua classe. «Sono felice – ha detto – speriamo che vada sempre meglio e che io possa studiare per l’esame in piena tranquillità e senza rifiuti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino