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C'era una volta via Orazio, una delle strade più belle dell'intera città. Non è l'inizio di una favola, ma l'inizio di un vero incubo per una strada panoramica decantata da pittori, musicisti e scrittori di ogni epoca.
Da troppi anni via Orazio sta letteralmente perdendo pezzi, dando vita ad una metamorfosi bestiale che la fanno somigliare più ad una stradina di periferia che ad un luogo dove ammirare lo splendore di Napoli dall'alto. I residenti della zona da diversi anni denunciano lo stato fatiscente di via Orazio e di altre strade panoramiche del quartiere Posillipo, un quartiere definito da molti "l'ex salotto buono della città" dove i turisti si trovano ad uno spettacolo a "due volti". Da un lato il capolavoro della natura chiamato Vesuvio, disteso nel golfo più bello del mondo, e dall'altro i ceppi degli alberi, le balaustre arrugginite e i marciapiedi bucherellati e rattoppati alla buona con colate di cemento a freddo.
Il degrado è cominciato fin dall'inizio della lunga era arancione targata Luigi de Magistris, quando il quartiere Posillipo ha perso centralità, almeno per il grande turismo di massa, in favore di quel "lungomare liberato" che è stato per dieci anni il cavallo di battaglia dell'amministrazione in bandana arancione guidata dall'ex magistrato. Temporali violenti che hanno sradicato gli alberi, scarsa cura del verde, strade senza manutenzione che perdono pezzi mese dopo mese, balaustre pericolose e pericolati e le orribili - oltre che immancabili - reti arancioni hanno completato l'opera di distruzione verso la quale, però, nemmeno la nuova amministrazione targata Manfredi sembra avere interesse.
Dalla fine del mandato di de Magistris ai primi mesi del nuovo corso di Gaetano Manfredi le cose non sono cambiate ma, denunciano i cittadini, stanno addirittura peggiorando.
Via Orazio, ovviamente, non è la sola strada del quartiere Posillipo che presenta criticità e che necessiterebbe di interventi per il ripristino del decoro e per la fruibilità dei turisti. La vicina via Manzoni, solo per fare un esempio, presenta ampie criticità legate alla pessima tenuta del manto stradale, al sempreverde problema legato all'accumulo di rifiuti e alle cattive condizioni di verde verticale e marciapiedi. Alcuni giorni fa il premier Draghi ha firmato il Patto per Napoli. Resterà da capire se i fondi del PNRR, che i napoletani pagheranno a caro prezzo con l'aumento delle tasse comunali, saranno impiegati anche per ridare dignità a strade dalla bellezza mozzafiato mortificate da anni di disinteresse istituzionale.
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