Anche Napoli ha i suoi ponti fragili. A pochi giorni dall'anniversario del crollo del Morandi che scioccò Genova e l'Italia lo scorso il 14 agosto, pietre e...
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«All'indomani della tragedia in Liguria in Comune partecipai all'istituzione di una task force per i ponti napoletani - dice Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione alle Infrastrutture di via Verdi I monitoraggi sono stati fatti, ma chiederò il rafforzamento dei controlli. Esistono casi specifici su cui stiamo lavorando». Uno di questi è il ponte di via Pigna, zona Arenella, tra via Simone Martini, via Iannelli e via Camaldolilli: nei giorni scorsi, le pietre piovute addosso a un residente hanno fatto tremare il quartiere e sfiorare la tragedia.
Gaetano Grimaldi, rigattiere, mostra la ferita al braccio che si è procurato sotto il ponte di via Pigna: «Passavo da qui racconta Se non mi fossi spostato in fretta le pietre mi sarebbero finite dritte in testa. C'era una perdita, poi sono venuti a spicconare». Il ponte, dopo un mese di chiusura, è stato riaperto solo da una decina di giorni. I residenti, nei giorni scorsi, si sono preoccupati non poco, e anche i passanti non si sentono proprio al sicuro: «Non pensavo che dal ponte cadessero ancora tutte queste pietre - spiega Djamila Minopoli, residente - Incrociamo le dita». «Mesi fa avevamo sollecitato il Comune a prendere provvedimenti - dicono Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e Marco Gaudini, consigliere comunale - l'armatura del cemento è oramai visibile a occhio nudo a causa dello sgretolamento delle parti esterne in muratura. Continueremo la nostra attività di monitoraggio e segnaleremo al Municipio eventuali problemi per tutelare la popolazione. Purtroppo, in alcuni casi, si tratta di strutture realizzate molti anni fa che, a distanza di anni, lamentano il logoramento causato da passare del tempo. Ma se si interviene tempestivamente si può restituire alla cittadinanza strutture sicure e decorose».
In zona via Pigna Camaldoli si lavora anche al ponte della tangenziale. Si vedono parti azzurre evidenziate, oggetto del restauro. Il cantiere è aperto, gli operai lavorano e la ristrutturazione qui è in via di rifinitura. I cittadini, in ogni caso, hanno recentemente segnalato altri casi da monitorare, come quello del ponte del corso Vittorio Emanuele (antico e bello, l'ex tangenziale di Napoli) e quello della Sanità (altrettanto storico e centralissimo): «Chiederò in commissione un rafforzamento dei controlli su queste strutture continua Simeone Il ponte di via Pigna a settembre sarà di nuovo chiuso al traffico per qualche giorno per il completamento dei lavori. Bisogna sostituire i ferri scoperti. Altra situazione da tenere sotto controllo riguarda il ponte della Sanità, dove nel 2018 fu vietata l'installazione dei pali per i filobus. Non si è rilevata criticità strutturale, ma il ponte necessita di manutenzione ordinaria. Anche il corso Vittorio Emanuele ha problemi: i residenti denunciano perdite d'acqua sotto al ponte causati da tubature estranee alla struttura».
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Il Mattino