Vico Equense, pescatore di frodo dei datteri di mare sorpreso a Punta Scutolo

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VICO EQUENSE – Due chilogrammi di datteri di mare, estratti dalla roccia di Punto Scutolo, sono stati sequestrati dai militari del nucleo di polizia giudiziaria della...

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VICO EQUENSE – Due chilogrammi di datteri di mare, estratti dalla roccia di Punto Scutolo, sono stati sequestrati dai militari del nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellammare. Attraverso un capillare controllo del territorio e specifica attività di monitoraggio andata avanti per giorni, l’autore del raid, già noto per la sua attività di frodo lungo la fascia costiera della penisola sorrentina, è stato bloccato alle prime luci dell’alba, a bordo di una Fiat Punto, mentre faceva da spola partendo dal box garage adibito al confezionamento dei datteri di mare agli appuntamenti per effettuare le varie consegne agli avventori di turno. G.V., infatti, è stato fermato tra piazza Spartaco e largo Fusco nel centro stabiese. A seguito dell’ispezione dell’auto è stata rinvenuta una borsa con circa 2 chilogrammi di datteri di mare pronti per la vendita al dettaglio in occasione della festività dell’Immacolata ai vari clienti che solitamente effettuano l’illecito acquisto del prezioso mollusco. Sul fronte dell’estrazione abusiva del dattero di mare si muove una task-force coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata attraverso il nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellamare, coordinata dal comandante Ivan Savarese, attraverso una sinergia con i militari dei reparti navali della Guardia Costiera. Una attività che ha portato alla scoperta in flagranza del datteraio stabiese che nelle ore notturne aveva deturpato e distrutto una porzione di rocce del tratto di costa in località Punta Scutolo, tra i comuni di Vico Equense e Meta, per estrarre i datteri rinvenuti e sequestrati.


La pesca abusiva del dattero di mare, nonostante l’azione incessante dei controlli delle forze dell’ordine, si accentua soprattutto in prossimità delle festività di fine anno. Pesca, commercio, detenzione e consumo dei datteri di mare, infatti, sono vietati in base al decreto ministeriale 401/88. Dure le sanzioni previste con multe che vanno da 516 a tremila euro e l'arresto da un mese ad un anno. Il dattero di mare è un mollusco bivalve che cresce assai lentamente all’interno delle rocce sottomarine. Sono necessari, infatti, almeno 80 anni per raggiungere gli 8 centimetri di lunghezza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino