Napoli, vico Vasto bomba ecologica a due passi da piazza Garibaldi

Vico Vasto a Casanova è uno dei tantissimi vicoletti della parte antica della città. Un dedalo di vie e di viuzze che partono dal cuore pulsante di Napoli - il...

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Vico Vasto a Casanova è uno dei tantissimi vicoletti della parte antica della città. Un dedalo di vie e di viuzze che partono dal cuore pulsante di Napoli - il centro storico - fino ad arrivare alle più moderne arterie viarie cittadine. Da ormai diversi anni, però, il vicoletto che si trova quasi a metà strada tra porta Capuana e piazza Garibaldi è stato trasformato in una vera e propria bomba ecologica. Alcuni mesi fa, dopo le aspre proteste dei cittadini, il Comune è intervenuto per bonificare gli spazi dove, fino a trent'anni fa, c'era un panificio. All'epoca furono rimosse diverse tonnellate di rifiuti accumulate negli anni dai senza fissa dimora che utilizzavano - e lo fanno ancora oggi - il vecchio edificio diroccato come rifugio temporaneo. 

Oggi la situazione è tornata al punto di partenza. I clochard sgomberati da via Torino e dal corso Novara si sono aggiunti alle decine di vagabondi che di notte trovano rifugio all'interno dell'ex panificio, facendo dormire sonni molto poco tranquilli ai cittadini della zona, visibilmente intimoriti dal continuo viavai di clochard e di tossicodipendenti che approfittano dell'abbandono che regna in questa parte di Napoli per le loro attività. 

All'enorme e maleodorante quantità di rifiuti che si è formata nell'ex panificio, inoltre, si aggiunge il problema della presenza di centinaia di ratti che si stanno moltiplicando a dismisura, trovando proprio nella struttura abbandonata le condizioni ideali per la riproduzione. La presenza di una così folta colonia di topi comincia a diventare un problema di non poco conto in vista dell'estate. I residenti, specie ai primi piani degli edifici circostanti, sono costretti a barricare porte e finestre per evitare invasioni indesiderate. 

«Non è possibile - denuncia Adelaide Dario del Comitato Vasto-Nolana - che nel pieno di un centro abitato si trovino accampamenti di così grandi dimensioni. Ormai tutta l'area della stazione è diventata un dormitorio a cielo aperto dove trovano ospitalità tutti i disperati della città. A Vico Vasto a Casanova - continua la pasionaria del quartiere Vasto - siamo arrivati al punto che i cittadini hanno paura di scendere in strada, magari per portare giù il cane, perchè rischiano di imbattersi in qualche tossicodipendente o di essere aggrediti dai topi che da queste parti cominciano veramente a fare paura. A questo punto, visto che ormai sono anni che denunciamo questa vergogna, non ci resta altro da fare che sperare che questa amministrazione tolga il disturbo al più presto e lasci il posto a politici competenti che vogliono veramente lavorare per risolvere i nostri problemi».

Alcune ore fa, dopo un sopralluogo effettuato dai consiglieri della IV Municipalità Andrea Cristiani e Giuseppe Basile, che si sono recati sul posto proprio per ascoltare le lamentele dei cittadini, è stata protocollata una nuova richiesta d'intervento agli appositi servizi comunali. Nei prossimi giorni la pec inviata agli assessori del Comune di Napoli dovrebbe essere presa in carico, ma il rischio concreto è di veder cadere anche questa ennesima segnalazione nel vuoto. Per ridare dignità alla zona, infatti, sarebbe necessario uno sforzo congiunto dei servizi sociali del Comune, dell'Asl, dell'unità Emergenza Abitativa e, con ogni probabilità, anche delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco. 

«Ci troviamo di fronte alla solita storia - spiega Cristiani - con persone che vivono in condizioni disumane e che vanno assolutamente aiutate. C'è da dire che spesso molti clochard rifiutano l'aiuto proposto dalle istituzioni, preferendo vivere in questo modo, ma in nessun caso si può consentire che un edificio abbandonato situato a pochi metri da palazzi abitati si trasformi in una bomba ecologica pronta ad esplodere. I cittadini che vivono in zona - continua - sono costretti a vivere in una condizione pietosa perchè, in mancanza di servizi igienici, i senza tetto fanno i loro bisogni direttamente in strada, rendendo il vicolo off limits praticamente per tutti. C'è inoltre un serio problema legato alla tenuta stessa di un edificio fatiscente che potrebbe crollare da un momento all'altro visto che ormai le piante rampicanti stanno lentamente distruggendo mura e travi portanti. Un disastro - conclude Cristiani - su cui bisogna intervenire al più presto e con la massima decisione». 

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Il Mattino