Video hot finito in Rete, parla la ragazza: «Aiuto solo dagli amici della radio»

Maria protagonista di un video hot finito in Rete per sbaglio
Adesso è più tranquilla Maria (nome di fantasia), dopo aver trascorso settimane d’inferno. Dopo quei giorni in cui ha tentato anche di togliersi la vita. La...

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Adesso è più tranquilla Maria (nome di fantasia), dopo aver trascorso settimane d’inferno. Dopo quei giorni in cui ha tentato anche di togliersi la vita. La vergogna per quel video finito in Rete, un filmato dove la ragazza napoletana è protagonista di una scena di sesso insieme al partner, la schiacciava. Il pensiero che quelle immagini private fossero viste da estranei, saltando da uno smartphone all’altro, passando ai tablet e ai pc, per poi finire sui siti web a luci rosse, le era insopportabile.

 
Oggi sta meglio, Maria, ma se qualcuno le confessa di averle viste quelle scene, prima di cancellare il file, lei abbassa gli occhi e per un attimo cede di nuovo all’angoscia. Invece, a chi le chiede per l’ennesima volta come ha fatto quel video a finire su internet non sa dare una spiegazione: «Io e lui ce lo siamo scambiati un paio di volte con i cellulari – racconta –, poi qualche giorno dopo ha iniziato a girare».
 
In realtà un’idea su cosa sia successo se l’è fatta, ma non può dire niente. C’è una denuncia presentata alla Polizia Postale, per ora contro ignoti, e un’indagine in corso. Tuttavia, alla figlia 13enne una spiegazione l’ha dovuta dare: «Le ho detto che mi hanno fatto uno scherzo, che quella non sono io, ma una che mi somiglia – dice –. E lei mi ha abbracciato forte e mi ha detto che non fa niente, che dopo averne passate tante, supereremo anche questa».
 
Infatti, la vita di questa 30enne finora non è stata facile: un divorzio alle spalle, la perdita di entrambi i genitori e due figli da crescere portando avanti un lavoro molto duro. Da un paio di mesi stava cercando anche di ricostruirsi una vita sentimentale con l’uomo con cui ha girato quel video: «Era la prima volta che lo facevamo, io non sono nemmeno il tipo che fa queste cose – confessa –. Ho accettato per fargli piacere, ma oggi gli direi di no».
 
Quell'unico “sì” l’è costato caro, Maria poteva diventare l’ennesima vittima della gogna mediatica e dei social network, che ha spinto altre ragazze a togliersi la vita. Ci ha provato anche lei all’inizio di questa brutta storia e quel tentativo mancato ha comunicato tutta la sua disperazione, spingendo chi le sta vicino a fare qualcosa di concreto. Da lì è nata l’idea di rivolgersi alla popolare trasmissione radiofonica, “La Radiazza”, in onda su Radio Marte, per chiedere al conduttore di lanciare un appello e spiegare agli ascoltatori che quel video era finito su internet per sbaglio e che non andava condiviso ulteriormente, ma cancellato. E lui, Gianni Simioli, non si è limitato solo a quello: «Mi è stato molto vicino – afferma Maria –. Mi ha chiamato più volte in trasmissione per dirmi che dovevo stare tranquilla e farmi forza. Da quando ci siamo conosciuti, mi chiama tutte le mattine in privato per chiedere come sto». Il noto speaker ha anche cercato di offrire alla ragazza un supporto istituzionale: «Mi mise in contatto con l’assessore Marciani (che ha la delega alle Pari Opportunità alla Regione Campania – ndr) e lei si rese disponibile a venire a casa mia. Al telefono addirittura disse che mi avrebbe accompagnata dallo psicologo, ma poi non si è più fatta viva». Ma Maria una visita a casa l’ha ricevuta dalla signora Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone, una ragazza di Napoli che ha vissuto il suo stesso dramma e che, purtroppo, si è suicidata nel settembre 2016: «Mi parlò della sua associazione (Tiziana Cantone per le altre – ndr) e mi disse che poteva aiutarmi a cancellare quel maledetto video dal web – racconta la ragazza –. Mi mise in contatto con un ragazzo, ma lui iniziò solo a vedere dove stava il file, poi si fermò. E non ho più sentito né lui, né la signora».
 
L’operazione di cancellazione della clip dai siti a luci rosse, invece, è stata portata a termine da un’altra organizzazione: «Sono stati quelli di Eliminalia, sempre grazie a Gianni con cui si sono messi in contatto per offrirmi il loro aiuto». Si tratta di una società leader mondiale per la tutela del diritto all’oblio digitale. Un’azienda nata in Spagna, con sedi dislocate in tutto il mondo, che offre servizi a chi ha bisogno di far sparire dalla rete notizie e documenti compromettenti per la propria reputazione.
 

Oggi sul web del video non c’è più traccia, per questo Maria è più tranquilla, tanto da accettare di andare in televisione a raccontare la sua storia. Infatti, nei giorni scorsi un inviato de Le Iene è andato a casa per intervistarla e il servizio andrà in onda domenica su Italia 1 in prima serata: «Si vedranno solo gli occhi e la bocca – rivela –. Per ora non mi sento pronta a metterci la faccia, ma più in là spero di riuscirci. L’ho promesso a Gianni e agli altri amici della radio, gli unici che mi hanno aiutato davvero». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino