Vie del mare, aumentano i biglietti di traghetti e aliscafi

Vie del mare, aumentano i biglietti di traghetti e aliscafi
Era stato annunciato e puntualmente, mentre la stagione turistica si avvia a decollare, è arrivato: pubblicato bel bollettino ufficiale della Regione il decreto che...

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Era stato annunciato e puntualmente, mentre la stagione turistica si avvia a decollare, è arrivato: pubblicato bel bollettino ufficiale della Regione il decreto che autorizza l'aumento del costo del biglietto per aliscafi e i traghetti lungo le coste campane. Il rincaro è del 5% e riguarda solo i biglietti a prezzo intero; scongiurato, per ora, il maggiore esborso anche per pendolari e residenti. L'aumento era stato chiesto a gran voce dagli armatori: lamentano il caro carburanti e, soprattutto, i mancati indennizzi Covid che pure erano stati promessi dal governo. In realtà le richieste erano molto più esose e gli imprenditori intendevano estendere i rincari a tutti i passeggeri. «La Regione - spiega Luca Cascone, consigliere delegato ai Trasporti - è riuscita a contenerli e a far escludere i biglietti per residenti e pendolari. In pratica il +5% copre solo l'adeguamento Istat degli ultimi tre anni».

I collegamenti marittimi saranno più cari nel golfo di Napoli dove aumentano le tariffe di aliscafi e traghetti per Ischia, Procida e Capri. Una data di partenza non è fissata: le compagnie sono libere di sceglierla. Stando ai calcoli effettuati sulle precedenti tariffe, viaggiare da Napoli a Ischia in aliscafo costerà 20,20 euro invece di 19,20 mentre impiegando la nave si pagheranno 13 euro (prima 12,40); per Procida la nuova tariffa dei mezzi veloci è di 15,20 euro (la vecchia era di 14,50). Per andare a Capri si spenderanno adesso 20 euro anziché 19 scegliendo i mezzi veloci e 12,90 euro i traghetti (prima 12,30); con Caremar, la compagnia che gode dei finanziamenti regionali, le tariffe resteranno comunque più basse rispetto a quelle degli altri vettori. Le nuove tariffe saranno, come sempre, differenziate in base alla lunghezza della tratta coperta: dal porto di Pozzuoli a Ischia si pagano col traghetto 12,60 euro (la tariffa precedente era di 12 euro) oppure 8,30 euro per raggiungere Procida invece di 7,90; costerà 21,40 euro il viaggio in aliscafo da Molo Beverello a Forio (prima 20,40), la tratta più lunga tra quelle operate per le isole partenopee. Al tavolo delle trattative anche gli amministratori locali: la loro battaglia è stata soprattutto incentrata sulla necessità di non aumentare il costo dei biglietti per pendolari e residenti. Una richiesta subito accolta dalla Regione «perché le difficoltà del momento non sono assolutamente compatibili con aumenti dei biglietti».

Gli aumenti sono subito scattati per i traghetti. Per le corse veloci, invece, si dovrebbe partire entro fine settimana. «Noi inizieremo a praticare gli aumenti da sabato - spiega Giuseppe Langella, ad di Snav - stiamo lavorando all'adeguamento informatico». Il manager invita ad abbassare i toni: «Diciamo che si tratta di un aumento minimo che non tocca residenti e pendolari e che copre solo in minima parte gli aumentati costi dei servizi. Per fortuna - aggiunge Langella - dopo un inizio di anno stentato, i flussi sono aumentati notevolmente a maggio e gli tutti gli indicatori segnalano che andrà bene tutta l'estate. Non siamo ancora ai livelli del 2019 ma abbiamo fatto un buon passo in avanti. La meta che sta segnando gli incrementi più forti è, naturalmente, Procida, capitale della cultura e quindi al centro di molti eventi. Il forte richiamo dell'isola di Arturo certamente continuerà anche in autunno e in inverno».

Dall'adeguamento Istat è rimasto fuori il 2022. «Avremmo preferito - dice Maurizio Aponte, ceo di Navigazione Libera del Golfo - che venisse compreso, insieme a un piccolo aumento anche per residenti e pendolari. Il 5% non copre tutti gli aumenti che ci sono stati ma abbiamo accettato per andare incontro alle richieste degli amministratori. Bisogna capire una volta per tutte, però, che questi servizi non hanno nessun contributo pubblico. Noi li garantiamo e cerchiamo di renderli sempre più efficienti. Ma certamente non possiamo rimetterci. Rinnovare le flotte deve essere possibile; se gli utili non arrivano è chiaro che sarà impossibile investire in futuro». 

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Il Mattino