Vigili, a Napoli via al bando per il comandante: Esposito è in bilico

Vigili, a Napoli via al bando per il comandante: Esposito è in bilico
Il posto di comandante della Polizia municipale di Napoli finisce a bando. Nel concorsone di Comune e Città metropolitana, tra i 1394 profili ricercati (1195 per il...

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Il posto di comandante della Polizia municipale di Napoli finisce a bando. Nel concorsone di Comune e Città metropolitana, tra i 1394 profili ricercati (1195 per il Municipio e 199 per la Città metropolitana) spuntano due posizioni da dirigente nell'area Sicurezza e Vigilanza. Qualcuno potrebbe ipotizzare che non riguardi il ruolo di Ciro Esposito, ma di fatto così non è: l'unico dirigente di quella specifica area a Palazzo San Giacomo è il comandante dei caschi bianchi. Un fulmine a ciel sereno per Esposito, che guida i vigili di Napoli dal 2014. Riconfermato per tre anni dal sindaco Gaetano Manfredi lo scorso 31 dicembre, attraverso una selezione di evidenza pubblica.



Il primo campanello d'allarme durante la commissione Polizia locale e legalità del 2 agosto, quando è stato anticipato dal Comune «che le posizioni di comandante e vicecomandante» sarebbero finite a bando. In realtà il ruolo di vice nel corpo di Polizia municipale di Napoli non esiste, non è nemmeno previsto nel regolamento. Nulla impedisce però all'amministrazione di modificarlo e creare una figura ad hoc. Nei mesi precedenti alla pubblicazione del bando, il 9 agosto, Esposito ha più volte ricevuto rassicurazioni da Palazzo San Giacomo che tra i profili del concorsone sarebbe finita soltanto la casella di numero due. Ma nell'avviso pubblico ecco il ribaltone: i posti da dirigenti nell'area Vigilanza sono due. Finisce dunque sulla graticola lo stesso Esposito, nonostante il suo contratto scada nel 2024. Un colpo di scena viste le attestazioni di stima nei confronti del comandante arrivate nel corso dei mesi sia dall'assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu, che dallo stesso Manfredi. Ma tant'è. I dubbi sono montati nei giorni che hanno preceduto il Ferragosto e qualcuno ha storto il naso, visto che in tempo di campagna elettorale ci si può aspettare di tutto.

Alla direzione generale del Comune, in questi giorni, sono arrivate diverse richieste di chiarimento, alcune dai cittadini, che giustamente hanno chiesto al Municipio di quali posti si trattasse, visto che il dirigente dell'area Sicurezza è soltanto uno, ma soprattutto dai sindacati. Di risposte neanche l'ombra. «Il sindacato, per sua natura, rappresenta interessi generali e fa della trasparenza un suo carattere fondante - scrive il segretario della Direts (che rappresenta i dirigenti dell'Ente) Antonio Carpenito - Non vi è stata alcuna sede dove potersi confrontare sul piano di fabbisogno e, quindi, le uniche notizie sono rilevate dalla stampa. Si chiede cortesemente che sia chiarita la veste professionale dei due posti dirigenziali messi a concorso nell'area Sicurezza e Vigilanza. Dalla stampa risultano essere quelle del comandante e vicecomandante della Polizia municipale. È necessario, quindi, fare chiarezza anche per i tanti dirigenti che da varie parti d'Italia contattano questa organizzazione sindacale, sicuri che la necessità di trasparenza e chiarezza su temi che riguardano un concorso pubblico sia parimenti sentita dall'amministrazione».

Lo stesso fa la Cisl con il suo coordinatore Agostino Anselmi: «Al fine di poter dare una compiuta e trasparente informazione in relazione ai due posti di dirigenti nell'area Sicurezza e Vigilanza, si chiede di conoscere in dettaglio la veste professionale legata ai due posti messi a concorso pubblico. In particolare, le notizie riportate dai giornali in merito a dichiarazioni rese da alti dirigenti dell'Ente, individuano i due posti a concorso quali quelli di comandante e vicecomandante della Polizia municipale. Un concorso pubblico necessita in maniera indispensabile di chiarezza e trasparenza». Il rischio che il comandante possa impugnare il bando è altissimo. Si tratterebbe di un vero e proprio terremoto per il Comune. Un concorsone che ha già fatto discutere nei giorni scorsi, quando Il Mattino ha sollevato il caso delle telefonate spot arrivate ad alcuni candidati e il rischio di privacy violata. Quando ci sono concorsi del genere si mette in moto una macchina parallela che va dalla caccia ai libri per le simulazioni dei test, fino alle associazioni autorizzate e trasparenti che garantiscono la preparazione. In questo contesto si creano sempre delle zone grigie: c'è un'economia che gira intorno ai concorsi, una trasparente e un'altra opaca.

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Il Mattino