Vigliena, acqua verde e puzzolente: sos per salvare il mare di Napoli Est

Acqua putrida a Vigliena, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, zona orientale di Napoli. Negli ultimi giorni lo specchio di mare incastrato tra la centrale elettrica e la...

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Acqua putrida a Vigliena, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, zona orientale di Napoli. Negli ultimi giorni lo specchio di mare incastrato tra la centrale elettrica e la banchina commerciale del porto ha assunto un colore verdognolo con odori particolarmente sgradevoli.

La circostanza - resa nota da Vincenzo Morreale, presidente del comitato civico del quartiere - è stata denunciata attraverso diversi video che documentano lo stato di degrado del tratto di costa orientale che da anni attende il recupero e la riqualificazione. In particolare, in questo specchio d'acqua sversa il "collettore Vigliena", classificato come scarico privo di depurazione dall'agenzia regionale Arpa Campania che monitora costantemente lo stato di salute delle acque marine e che lavora per identificare le fonti di inquinamento. A poche decine di metri, inoltre, insistono altri due scarichi senza depurazione: quello "di fondo cunicolo sottoservizi San Giovanni" e la "foce pluviale Garibaldi".

Della questione si è interessata anche la consigliera comunale Elena Coccia che ha segnalato la circostanza ai vigili e all'azienda comunale Abc Napoli così da avviare le necessarie verifiche. Una attenzione necessaria anche secondo Vincenzo Morreale specie per capire se ci sono stati disfunzioni dello scolmatore di Vigliena, legato al vicino impianto di sollevamento delle acque nere da inoltrare verso l'impianto di depurazione. Il timore più grande, invece, è che a causare l'acqua putrida e nauseabonda, con un fetore insopportabile, sia stato uno scarico abusivo. «Chiediamo che si indaghi per capire cosa è stato sversato in mare e chi ha causato il danno» afferma Morreale. «Non è possibile che un litorale così martoriato con un altissimo grado di inquinamento, sul quale insistono scarichi fognari, attività portuali, la logistica e l’area petroli, non sia adeguatamente monitorato», evidenzia l'attivista di Napoli Est.

Il tratto di costa interessato dall'anomala circostanza avrebbe dovuto ospitare il porto commerciale. Il Porto Fiorito non si farà: in queste ore è stata resa nota la decisione del Tribunale in merito al contenzioso tra la società privata, che avrebbe dovuto costruire l'infrastruttura, e Autorità portuale e Comune di Napoli. Il progetto, ormai accantonato, avrebbe dovuto ridare respiro a un'area di evidente abbandono.

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Il Mattino