De Luca: «Io ho difeso Campania dal virus. Zingaretti ha fatto un brindisi, e siccome Dio c'è ha beccato il Covid»

De Luca: «Io ho difeso Campania dal virus. Zingaretti ha fatto un brindisi, e siccome Dio c'è ha beccato il Covid»
Sull'emergenza covid19 «abbiamo anticipato di 20 giorni le misure prese poi dal governo. Ci ricordiamo alcune frasi come 'Milano non si fermà, 'Bergamo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sull'emergenza covid19 «abbiamo anticipato di 20 giorni le misure prese poi dal governo. Ci ricordiamo alcune frasi come 'Milano non si fermà, 'Bergamo non si fermà. Un segretario di partito che è anche un mio amico è andato a fare un brindisi, ma siccome Dio c'è ha beccato il Covid». Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca intervistato da Bruno Vespa a Sorrento, al congresso Alis (Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile), riferendosi evidentemente a Zingaretti anche se non ne fa il nome.

 
«Non gli ho fatto il malocchio - ha aggiunto De Luca - mi sono solo difeso con le unghie e con i denti, per esempio rispetto al rientro dalla Lombardia di nostri concittadini. Abbiamo anticipato le decisioni prese dal Nord con grande ritardo, il 22 febbraio abbiamo bloccato le gite scolastiche, poi chiuso i locali della movida, chiuso tutto subito. Abbiamo tenuto conto di tutti i rischi e credo che abbiamo fatto un miracolo doppio perché, anche se non se ne parla, la Regione Campania è quella che riceve meno di tutte le regioni d'Italia come riparto del fondo sanitario nazionale. Quindici anni fa si decise di ripartire i fondi sulla base dell'età media e della deprivazione sociale sui dati di reddito medio, e ambiente). Nel corso degli anni i 2 criteri si sono ridotti alla sola età anagrafica e quindi ogni anno veniamo depredati di 300 milioni euro. I miei colleghi se ne fregano perché per non perdere soldi non guardano in faccia a nessuno, c'è un blocco di potere del tutto indifferente alla correttezza dei criteri».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino