È accusato dal pubblico ministero della procura di Napoli di violenze ai danni della giovane compagna, violenze che si sarebbero consumate in un appartamento del Vomero....
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Zobel è stato trasferito in carcere, dove è in attesa dell'interrogatorio di garanzia. Le violenze ai danni della compagna si sarebbero consumate al Vomero, ma la coppia abita a Pollena Trocchia. La donna, secondo quanto fatto sapere dai carabinieri, avrebbe trovato il coraggio di denunciare il suo compagno per una serie di episodi di violenza, ma non sono stati forniti altri dettagli. Domenica pomeriggio i carabinieri si sono quindi recati nel campo comunale di Cardito e prima che iniziasse la partita hanno identificato e arrestato il calciatore. Secondo quanto trapelato Zobel, originario di Pollena Trocchia e ritenuto nell'ambiente calcistico serio e affidabile, avrebbe dei trascorsi sentimentali turbolenti. Ha un figlio piccolo nato dal matrimonio con una donna di Ariano Irpino, dalla quale si è poi separato. Sconvolto dall'arresto Francesco Mennitto, ex direttore sportivo dell'Acerrana: «Nel 2009 fu segnato dalla morte del papà racconta Mennitto - da quel momento si è fatto carico dell'intera famiglia. Di giorno si allenava e disputava partite da vero calciatore e la sera, quando poteva, andava a fare il dj».
Zobel è un esperto difensore che vanta svariate esperienze in Serie D con circa cinquanta presenze tra Astrea e Tolentino. Ha iniziato tra le fila del Gladiator 1924 all'età di 20 anni vestendo poi anche le maglie del Cremisi (Promozione nelle Marche), Vis Ariano e Nola. Il suo arresto segue di quattro anni quello che coinvolse un altro calciatore dell'Acerrana, l'attaccante Domenico Panico, preso dalla polizia di Stato il 13 settembre del 2015 per aver nascosto in casa sua, ad Acerra, un fucile a canne mozze calibro 16 illegalmente detenuto. Panico disse ai poliziotti di aver trovato l'arma abbandonata in mezzo alla strada. Restano molte ombre su questa vicenda, che in ogni caso non ha nulla in comune con quella che sta coinvolgendo il difensore Zobel. Una storia, la presunta violenza perpetrata ai danni della sua compagna, che si è verificata qualche giorno dopo la decisione dei calciatori del campionato italiano di serie A di scendere in campo con un segno rosso sul volto: un gesto di solidarietà nella Giornata contro la violenza sulle donne. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino