Anche l'ex medico del Comune, Giuseppe Caturano, sarà ascoltato in Commissione trasparenza sul caso delle visite di commissione medica disposte per 117 agenti della...
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Al vaglio della Commissione trasparenza, guidata da Antonio Cammarota, l'iter che ha portato alla disposizione delle visite di commissione medica per i 117 agenti con prescrizioni mediche accertate da Caturano tra il 2015 e il 2016. Ma il vero punto cruciale dello scontro tra rsu e Comune è legato alle presunte spese denunciate dai sindacati relativamente alle visite degli agenti. Oltre alla giornata di lavoro dei vigili chiamati a Napoli davanti alla commissione del ministero delle Finanze, vanno conteggiate le spese per le analisi diagnostiche richieste già ai primi 40 vigili visitati nei giorni scorsi. Da Criscuolo, che sarà ascoltato oggi, la commissione trasparenza si aspetta un chiarimento definitivo per evitare che lo scontro tra vigili e amministrazione si protragga ancora a lungo. «Questo scontro tra Comune e i suoi vigili non fa bene alla comunità», precisa Cammarota. Intanto la prossima settimana interverrà l'ex medico comunale che dal 5 ottobre ha chiuso i rapporti col Comune. «Voglio chiarire tutto spiega Caturano e presentare la mia posizione su quanto si è verificato».
Nei giorni scorsi Caturano aveva chiarito di non aver mai accertato inidoneità per i 117 agenti convocati a Napoli in commissione medica, «bensì certificati di idoneità con prescrizioni e limitazioni. Quindi sostiene Caturano - le prescrizioni rilasciate dal sottoscritto non hanno determinato alcuna inabilità lavorativa, precisando che tranne qualche caso isolato di inidoneità totale di qualche dipendente della polizia municipale, i quali sono stati regolarmente spostati ai servizi civili, i rimanenti dipendenti sono risultati idonei con lievi prescrizioni e vorrei anche ricordare che dei 207 vigili visitati, 90 sono stati dichiarati idonei in assenza di prescrizioni e limitazioni». Intanto i sindacati sono sul piede di guerra. Le rsu della Cgil chiedono che siano convocati a visita media anche gli operatori dell'igiene urbana. «Altrimenti si violerebbe la delibera di giunta 295», spiega Enzo Acconciagioco, rsu Cgil. «Ci attendiamo chiarimenti su spese e percorso che ha portato alle visite afferma Angelo Rispoli, delegato Csa si è voluto creare il caso furbetti per i vigili urbani». g.s. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino