Vittorio Emanuele di Savoia, a Napoli messa a Capodimonte nel giorno del compleanno

A Napoli vide la luce, e Napoli ora vuole ricordarlo

Il feretro di Vittorio Emanuele coperto dal drappo rosso del Gran Maestro degli Ordini dinastici di casa Savoia
A Napoli vide la luce, e Napoli ora vuole ricordarlo. E lo fa proprio nel giorno in cui avrebbe celebrato la sua nascita. Protagonista è Vittorio Emanuele di Savoia,...

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A Napoli vide la luce, e Napoli ora vuole ricordarlo. E lo fa proprio nel giorno in cui avrebbe celebrato la sua nascita. Protagonista è Vittorio Emanuele di Savoia, che oggi, 12 febbraio, avrebbe compiuto 87 anni. Alle 18:30, nella basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, si terrà una messa in suffragio in suo ricordo. A officiare la celebrazione sarà monsignor Vincenzo De Gregorio, Abate Prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro.

Quando nacque, la Repubblica non era che un sogno lontano. Lui, infante, venne acclamato alla nascita Principe dell’Impero. Da suo nonno, re Vittorio Emanuele III, ricevette il titolo di Principe di Napoli. Titolo che in casa Savoia si alternava a quello di Principe di Piemonte, in quel momento di suo padre, per i principi ereditari e i loro primogeniti.

Nato secondo nella linea di successione al trono d’Italia, ne divenne erede quando il padre, già principe di Piemonte, divenne Umberto II. Il Re di maggio. Il sovrano che regnò da maggio a giugno del 1946. Quaranta giorni che segnarono il tramonto della monarchia e l’alba della Repubblica. 

Con l’entrata in vigore della Costituzione, Vittorio Emanuele fu costretto all’esilio e poté tornare in Italia, ufficialmente, solo dal 2002. In quell’anno venne infatti emanata una legge costituzionale che annullava gli effetti del primo e del secondo comma della XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Quelli che condannavano all’esilio i membri e i discendenti maschi di casa Savoia.

Vittorio Emanuele decise allora di entrare in Italia da Napoli. «Torno in quella stessa città, in quella Napoli sempre amata», come ebbe a dire il 15 marzo 2023. Il suo Falcon 900 proveniente da Ginevra atterrò a Capodichino alle 14:45. E ora quella «Napoli sempre amata» vuole porgere i suoi omaggi all’uomo che non è mai stato re. All’uomo che, ai piedi del suo feretro, aveva un sacchetto con la terra di quella città tanto amata, Napoli. 

«La morte del Principe di Napoli, Vittorio Emanuele, ha scosso molti napoletani che gli erano affezionati. – dichiara Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula, delegato degli Ordini Dinastici di Casa Savoia per la Campania – La celebrazione delle esequie a Torino ed il numero limitato dei posti in Duomo non hanno consentito la partecipazione di tutti. È per questo che la Delegazione per la Campania degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, presieduta da me e con Ordini che oggi si occupano di opere benefiche, e le Delegazioni Provinciali della Campania dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon hanno deciso di far celebrare una S. Messa in suffragio nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte. Questa Basilica è - con San Francesco da Paola e Santa Chiara - tra le Chiese di Napoli più legate a Casa savoia. Qui riposano, infatti, le Duchesse d’Aosta Elena (moglie di Emanuele Filiberto, il Duca invitto della Prima Guerra Mondiale) e Claudia di Francia (moglie di Amedeo, l’Eroe dell’Amba Alagi). Napoli è sempre stata nel suo cuore: qui è nato, da qui è partito è per l’esilio, ad appena 9 anni, e da qui ha voluto fare rientro in Italia. Per sottolineare il particolare legame con la città, alla camera ardente è stato fatto omaggio di un sacchetto contenente la terra di Napoli, che accompagnerà la sepoltura. Il 12 febbraio è anche il compleanno della Principessa Marina, unita anche in questo all’amatissimo marito. La cerimonia è aperta a tutti coloro che intendono unirsi in preghiera per l’Augusto Defunto. Nell’occasione sarà istituito un libro ufficiale delle condoglianze». 

Ad organizzare l’evento la Delegazione per la Campania degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia e le Delegazioni Provinciali per la Campania dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Parteciperanno, tra gli altri, l’assessore Antonio De Iesu in rappresentanza del sindaco Manfredi e le rappresentanze locali della Croce Rossa Italiana, dell’Unitalsi, dell’Associazione Combattenti e Reduci e dell’Associazione Nazionale degli Alpini. Il Presidente della Regione, De Luca, non potendo intervenire ha inviato un suo messaggio di vicinanza.

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Il Mattino