Non è più l'Alitalia la compagnia più frequentata dai napoletani per viaggiare in Italia. Alle austere insegne tricolori si sono sostituite negli ultimi...
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Volotea offre da Capodichino 17 destinazioni: 7 collegamenti in Italia (Cagliari, Genova, Olbia, Trieste, Verona, Palermo e Catania), 4 in Francia (Bordeaux, Marsiglia, Nantes e Tolosa, nuova rotta per l'estate 2017) e 6 in Grecia (Creta, Mykonos, Santorini, Skiathos e le new entry Zante e Preveza Lefkada).
La strategia della low cost spagnola è quella di collegare direttamente le medie e piccole città europee eliminando i transiti negli hub. Del resto la fine degli hub, cioè gli aeroporti dove concentrare il traffico per le destinazioni di medio e lungo raggio, è sotto gli occhi di tutti: è la fine della dottrina Malpensa, ampiamente ridimensionata non solo per l'eterna crisi dell'ex compagnia di bandiera ma, soprattutto, per l'inutile allungamento di tempi e percorsi, che più che per aumentare il traffico lo hanno danneggiato.
La storia di Volotea spiega bene tutto questo e anche l'importanza che nel mondo dell'aviazione europea ha assunto Napoli e il suo aeroporto. «Siamo nati - spiega Carlos Muñoz, amministratore delegato di Volotea - per collegare tra loro le medie città europee: i mercati regionali hanno un potenziale di crescita enorme, un potenziale che solo i collegamenti diretti possono valorizzare. Del resto - aggiunge - nelle città medie c'è tutta l'Europa».
I numeri confortano l'analisi di Muñoz: ogni nuova rotta diretta fa crescere di cinque volte il numero di passeggeri che frequentavano in precedenza, facendo scalo, quel percorso. Con alcuni casi limite quando da 400 si è passati a 20mila passeggeri. Complessivamente Volotea di queste rotte regionali dirette ne gestisce 243 con percentuali di crescita a due cifre.
«Nei collegamenti Nord-Sud - spiega Muñoz - stiamo vedendo crescere il mercato delle famiglie che tornano nei luoghi d'origine non una volta l'anno, ma con le tariffe low cost e la rapidità del collegamento diretto, più volte l'anno. Questo succede in molte delle nostre 17 tratte su Napoli che è il terzo mercato italiano».
Volotea su Napoli nel 2016 ha movimentato 280mila passeggeri con una crescita rispetto al 2015 del 61 per cento e conta di crescere di un almeno un altro 40 per cento nel 2017. E un ulteriore trattativa in corso con Gesac per altre destinazioni tra cui la Croazia.
Capodichino si conferma grande attrattore per i vettori (nel solo ultimo mese Ryanair, Air Maroc, e il rafforzamento di Volotea) e continua a guardare soprattutto a quelle compagnie solide in grado di collegare Napoli a un numero sempre maggiore di destinazioni estere e già nel 2016 il 60 per cento dei passeggeri ha volato da e per destinazioni estere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino