Per i ragazzi del «Volo» tappa napoletana all'Arena Flegrea

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Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui La prima tournée italiana del Volo tenta la fortuna anche a Napoli: i tre hanno...

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La prima tournée italiana del Volo tenta la fortuna anche a Napoli: i tre hanno meno di 60 anni, un repertorio in cui mescolano pop e classico e grandi sogni: «Venerdì 12 settembre all' Arena Flegrea ci piacerebbe coinvolgere James Senese, Toni Esposito, Tullio De Piscopo e magari Pino Daniele». I siciliani Piero Barone e Ignazio Boschetto e l'abruzzese Gianluca Ginoble, anche se com'è facile prevedere non vedranno il Nero a metà sul palco con loro, stanno già vivendo una favola diventata realtà oltre i confini italiani.



Merito di un talent scout come Tony Renis, di un manager come Michele Torpedine. «Ma ora vogliamo sgrezzarci, ripulirci da questa etichetta, forse un po' scomoda di tenorini. Siamo Il Volo, nati artisticamente in tv a “Ti lascio una canzone” nel 2009, il programma di Raiuno. Abbiamo puntato su un genere che per molti non era perfettamente adeguato alla nostra età, quasi anacronistico per tre adolescenti. Siamo andati per la nostra strada, invece, orgogliosi e forse abbiamo avuto ragione», spiega Ginoble.



Sospesi tra lirica e pop, i tre tenorini - difficile, nonostante le loro richieste, chiamarli altrimenti - hanno portato in giro anche la canzone napoletana classica per il mondo, «ma il nostro cantante partenopeo preferito è Nino D'Angelo. All'Arena non potranno mancare le nostre versioni di ”'O sole mio” e “Surrender”, la versione inglese di ”Torna a Surriento”». A seguirli anche le telecamere di «Unici», il programma di Giorgio Verdelli in onda su Raidue.



Tra look alla One Direction, voci da belcanto e nostalgia per Jimmy Fontana e i mitici anni Sessanta gli scugnizzi del Volo negli Stati Uniti hanno riscosso un notevole successo proprio in tv. Le performance nei popolari «Tonight show» e «American idol» hanno conquistato gli spettatori americani e i giudici del celebre contest Jennifer Lopez, Steven Tyler e Randy Jackson. Il loro appeal è cresciuto sensibilmente tant'è che hanno ricevuto due nomination ai Latin Grammy Awards come miglior artista e miglior album pop: «Si però è sempre bello tornare a casa, in Italia ci conoscono ma questo è il nostro primo tour italiano e dobbiamo farci conoscere e apprezzare ancor di più». Al pubblico napoletano l'arduo responso. Leggi l'articolo completo su
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