I giardini intitolati alla memoria di Nino Taranto, uno dei più importanti ed apprezzati attori napoletani del '900, "affacciano" su uno degli scorci...
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E proprio la mancata cura degli alberi ha fatto balzare nuovamente agli onori delle cronache i giardini intitolati all'artista partenopeo. Alcuni giorni fa i vigili del fuoco sono intervenuti a causa del rischio crollo di alcuni grossi rami di uno dei pini marittimi superstiti dopo i tagli indiscriminati degli scorsi mesi. Ad oggi ancora nessuno si è degnato di portar via i tronchi tagliati e il marciapiede che costeggia il giardino panoramico risulta essere interdetto al transito pedonale. Ad aggravare ulteriormente la situazione i forti venti di queste ultime ore che stanno facendo pericolosamente oscillare la restante chioma del pino capitozzato dai vigili del fuoco e che potrebbe preludere ad un ulteriore intervento di alleggerimento della chioma.
Ormai sono i vigili del fuoco i veri "angeli" del verde pubblico. Sono loro, infatti, ad aver sostituito in toto gli interventi dei giardinieri del Comune. Interventi che, a differenza di quelli d'emergenza realizzati dai pompieri, dovrebbero essere organizzati a scadenze fisse anche per evitare sofferenze agli alberi. Nei giorni scorsi lo stesso sindaco de Magistris ha ammesso di non essere soddisfatto dei servizi attualmente offerti ai napoletani e di voler realizzare uno "sprint" durante gli ultimi dieci mesi di mandato. Sprint finale a cui, però, oggi ben pochi credono.
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A dicembre dello scorso anno la Città Metropolitana - guidata da de Magistris - annunciava il piano "Ossigeno Bene Comune" che prevedeva di piantare tre milioni di nuovi alberi tra Napoli e provincia. Invece, almeno a giudicare dal bilancio della prima giornata di vento sostenuto - a via Luca Giordano un grosso ramo è crollato al suolo, frantumato dal vento - sarà difficile veder realizzato l'ambizioso progetto.
La mancanza di interventi e di organizzazione e la mancanza di personale addetto al verde pubblico, però, non solo il solo problema di via Aniello Falcone e dei giardini Nino Taranto. Nonostante i ripetuti interventi dei volontari, che hanno più volte ripulito lo spazio sottostante la balaustra panoramica, ancora oggi la bellezza mozzafiato del panorama è "sfregiata" dalla presenza di una vera e propria discarica. I resti di piatti, bicchieri e stoviglie di plastica sono la prova più evidente delle difficoltà nella gestione di un fenomeno, quello della Napoli by night, e della presenza di tantissimi incivili che non amano la loro città e non si fanno alcuno scrupolo nel gettare i resti delle gozzoviglie notturne in uno scorcio panoramico che potrebbe fare invidia a gran parte delle città italiane.
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Il Mattino