Primarie Pd, il pasticcio delle registrazioni: in un seggio si vota, nell'altro no

Seggio via De Pretis
Regole sì, regole no. I non residenti possono votare solo se precedentemente registrati, questo uno dei paletti fissati dalla direzione Pd in occasione delle primarie del...

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Regole sì, regole no. I non residenti possono votare solo se precedentemente registrati, questo uno dei paletti fissati dalla direzione Pd in occasione delle primarie del 30 aprile che è rispettato in maniera rigorosa in alcuni seggi, con maggiore «morbidezza» in altri. «Anche se a malincuore, sto mandando a casa chi, essendo fuori sede, non ha effettuato la registrazione e dunque non risulta in elenco. Le primarie hanno un senso solo se vengono rispettate le regole», spiega Luigi Lavorgna, presidente del seggio in via Toledo, ubicato proprio nella sede della federazione provinciale.


A rinunciare alla possibilità di votare, anche persone molto anziane. «Non mi hanno permesso di votare. Ho domicilio a Napoli ma residenza a Benevento. Mi sono recato al seggio di via Toledo dove mi hanno parlato della necessità di fare la registrazione online. Però non ci è  stata data nessuna informazione precisa a riguardo nei giorni scorsi» sostiene l'ultra 70enne Guido Del Vecchio, mentre ripone in tasca la scheda elettorale. 
 

Maggior flessibilità, invece, in via De Pretis dove a un'anziana donna di Milano è stata data la possibilità di esprimere la propria preferenza. «È arrivata stamattina al seggio  una signora 75enne spiegando che era a Napoli per il funerale del fratello. Nonostante il momento doloroso ha voluto partecipare alle votazioni. Credo sia lodevole un simile comportamento. Per cui le abbiamo consentito di votare» racconta Umberto Sorrentino, scrutatore. Della stessa opinione il presidente dello stesso seggio Marco Nebbioso, che ha anche sottolineato i molteplici casi di persone che hanno sbagliato seggio. Su questo aspetto e sulla mancanza di un numero adeguato di membri per ogni seggio si è soffermato Alfredo Affattato, coordinatore provinciale mozione Emiliano. «Facendo un giro sto riscontrando una gran confusione. La gente non sa dove deve votare. Inoltre in alcuni seggi non ci sono i tre membri previsti dal regolamento : presidente e due scrutatori». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino