I lavoratori della Whirlpool di Napoli hanno svolto un sit in via Argine, bloccando la strada nei pressi dello stabilimento che l'azienda intende cedere. Gli operai hanno...
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Nuove proteste dunque da parte dei lavoratori della
Su uno dei muri adiacenti l'entrata della fabbrica stamattina erano già centinaia le firme di coloro i quali hanno garantito la presenza al presidio romano. Un numero destinato certamente a crescere nelle prossime ore. Intanto, sul fronte istituzionale, domani alle ore 14 alla Sala dei Baroni si riunirà il Consiglio Comunale straordinario convocato dalla Conferenza dei capigruppo. Cgil Cisl Uil hanno convocato per l'occasione al Maschio Angioino i direttivi provinciali. Il documento che sarà approvato al termine del Consiglio sarà portato in fabbrica da una delegazione di consiglieri. Il Consiglio della Sesta Municipalità Barra-Ponticelli-San Giovanni a Teduccio nell'esprimere, in un ordine del giorno, «piena vicinanza e solidarietà ai lavoratori, impegna le parti coinvolte nelle trattative, di intraprendere tutte le azioni possibili per il rispetto dell'accordo quadro del 25 ottobre 2018, scongiurando nel contempo la chiusura definitiva del sito di Napoli».
Dopo le 14 i lavoratori sono rientrati in fabbrica. «I lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli - commenta Antonio Accurso, leader della Uilm Campania - continuano le loro iniziative di protesta contro il progetto della Whirlpool di abbandonare il sito manifestando il proprio dissenso attraverso un corteo sulla via Argine vicino all'ubicazione del proprio stabilimento anche a seguito delle insistenti voci di stampa e informazione per cui ci sarebbero progetti di reindustrializzazione già in corso». «I lavoratori - conclude Accurso - pretendono il rispetto degli accordi firmati al governo e si aspettano che tutte le forze politiche spingono in quella direzione altre ipotesi verrebbero viste come un tradimento della fiducia riposta». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino